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Cronaca Vergato / Via Francesco Rizzoli

No Tav in corteo vs gli espropri: ingorghi in centro nell’ora di punta

Solidarietà con i valligiani nel giorno degli espropri anche sotto le Due Torri. Corteo scarno ieri sera: nessuna schermaglia, solo qualche fumogeno e disagi al traffico

Anche a Bologna come in decine di altre città, manifestazione dei No Tav in solidarietà con Chiomonte, il comune della Valsusa, oggi oggetto delle occupazioni temporanee dei terreni interessati agli scavi, recintati il 27 febbraio, quando Luca Abbà precipitò dal traliccio rischiando la vita.

Maltempo e freddo non hanno fermato i No Tav bolognesi, pochi, ma sufficienti per bloccare via  Rizzoli nell’ora di punta e creare un ingorgo di bus, costretti a far scendere i passeggeri, auto e moto. Hanno poi sfilato per in via Indipendenza e Irnerio fino ad occupare Porta San Donato, mandando anche qui in tilt il traffico dei viali e in bestia gli automobilisti e qualche scambio di “battute” con i manifestanti.

No Tav: bandiere e qualche fumogeno, traffico in tilt

Come sempre, costi e devastazione ambientale  al centro della protesta, rafforzata dalla recente notizia della frana in una frazione di San Benedetto Val di Sambro, causata, secondo il rapporto dei geologi, dai lavori della Variante di Valico.
Ribadiscono l’opposizione ad oltranza gli oppositori felsinei per una TAV che “non s’ha da fare e non si farà”, non facendo mancare le condanne alla politica del Governo Monti e ai diktat dell’Europa e della BCE.
Il corteo si è concluso in Piazza Verdi, cuore della zona universitaria e sede naturale di “lotte, proteste e proposte”.

La manifestazione si è svolta in maniera pacifica, senza disordini, solo un paio di fumogeni e qualche automobilista arrabbiato.
 

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