No vax: medici e sanitari sospesi tornano in servizio
L'Ordine dei medici di Bologna si è già mosso a riguardo. Resta invece in vigore l'obbligo di indossare la mascherina per accedere a ospedali e strutture sanitarie
L'Ordine dei Medici della provincia di Bologna ha annunciato di aver "provveduto, in via immediata a emendare le annotazione a carico degli iscritti agli albi" che erano stato sospesi. Resta invece n vigore l’obbligo per lavoratori, professionisti, utenti e visitatori di indossare la mascherina per accedere a ospedali, residenze per anziani e altre strutture sanitarie, come prevede la normativa nazionale.
Il governo Meloni ha quindi disposto che medici e operatori sanitari sospesi perchè non vaccinati potranno rientrare in servizio è stata dunque anticipata la fine della scadenza dell'obbligo vaccinale al 1° novembre, mentre inizialmente la "dead line" era prevista per fine 2022.
Ordine medici Bologna: avviso
Secondo quanto riferisce Ansa, sarebbero 480, in Emilia-Romagna, gli operatori della sanità pubblica sospesi per non essersi vaccinati e per i quali è in corso la procedura di reintegro.
Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, era stato fortemente critico: "Se in materia di sanità pubblica la linea al governo la daranno i no-vax ne vedremo delle belle. Prima mossa schiaffo alla scienza e alla responsabilità. Punto". Sulla stessa lunghezza d'onda, il sindaco di Bologna, Matteo Lepore: "Dopo una settimana, cancellano il Covid e i vaccini per decreto".
Critiche al reintegro dei medici no vax arrivano anche dal microbiologo Andrea Crisanti, senatore del Pd. "I medici sarebbero stati reintegrati tra due mesi, quindi l'anticipo è una decisione ideologica che vanifica lo sforzo che è stato fatto per far vaccinare le persone. I medici no vax che lavorano nel sistema sanitario nazionale sono 500, quindi è una balla dire che andranno a risolvere i problemi di organico, perché 500 persone sono una goccia nel mare. È una chiara decisione politica con una chiara connotazione anti vax".