rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

'Noi no' alla violenza sulle donne: tutti gli uomini che 'ci mettono la faccia'

Nato a Bologna con un bando promosso dalla Fondazione del Monte, il progetto chiede agli uomini di "metterci la faccia"

Sono tanti i personaggi dello spettacolo, dello sport e delle istituzioni che aderiscono alla campagna ‘Noi no’ per contrastare gli abusi perpetrati sulle donne, mettendo la loro faccia sui manifesti.

Tra i tanti, Virginio Merola (Sindaco di Bologna), Ignazio Marino (Sindaco di Roma), Nicola Zingaretti (presidente della Regione Lazio), Alessandro Gassmann (attore), Claudio Bisio (attore), Cesare Prandelli (CT della Nazionale italiana di calcio), Daniele Silvestri (musicista), Alessandro Diamanti (calciatore), Riccardo Iacona (giornalista), Neri Marcore' (attore), Ivano Marescotti (attore), Giovanni Veronesi (regista), Stefano Benni (scrittore), Giampaolo Morelli (attore), Stefano Bonaga (docente universitario), Vinicio Capossela (cantautore), Walter Vitali (Senatore PD), Andrea Segre' (docente universitario), Simone Cristicchi (musicista)...

La campagna (che ha raccolto 3.330 adesioni e 8.430 'like' su Facebook) sarà diffusa fino a fine mese con locandine, affissioni stradali e cartoline.

Un coro di ‘noi no’ si leva dunque anche dal mondo del mondo maschile, dello show biz, politica e sport, e lancia un messaggio di forte opposizione alla violenza sulle donne nell’ambito della campagna di comunicazione ‘noino.org’ che, per tutto il mese di novembre, sarà diffusa in Emilia Romagna e in Lazio.

NATO A BOLOGNA. L’anno scorso, un bando promosso dalla Fondazione del Monte, su idea dell’Agenzia di Comunicazione “Comunicattive”, il progetto chiede agli uomini di “metterci la faccia” in prossimità della giornata del 25 novembre dedicata proprio al contrasto degli abusi verso le donne: parole come tormentare, molestare, controllare, isolare, ricattare, spiare compaiono come messaggi sui manifesti su cui il volto di Claudio Bisio, Daniele Silvestri, Alessandro Gassmann e Cesare Prandelli testimoniano che la violenza spesso non è solo fisica, ma anche psicologica.

A tal proposito, il ct della Nazionale Cesare Prandelli ha spiegato di aver aderito "per lanciare con forza un segnale di civiltà contro un problema che riguarda gli uomini, a prescindere dalla loro condizione culturale o sociale”: “La violenza contro le donne - ha detto il ct - è un atto di prevaricazione inaccettabile che non può trovare posto in una società che si definisce moderna. Mettiamoci la faccia, facciamo sentire alle vittime il nostro sostegno, quella solidarietà che stimola il coraggio di denunciare e rivendicare il diritto alla libertà".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

'Noi no' alla violenza sulle donne: tutti gli uomini che 'ci mettono la faccia'

BolognaToday è in caricamento