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Nomisma mappa gli adolescenti: il Comune verso il Piano adolescenza

Sono più di 23mila i bolognesi con un'età compresa tra 11 e 18 anni

La riorganizzazione dei centri anni verdi da una parte, un'indagine ad ampio spettro affidata a Nomisma tra un migliaio di famiglie dall'altra. Sono i primi passi del Comune di Bologna per arrivare alla stesura di un piano 'Adolescenza', una serie di interventi a favore degli under 18 per contrastare esclusione, bullismo, abbandono scolastico.

"Le politiche per gli adolescenti e i giovani sono la priorita' di questo mandato. Le nuove generazioni hanno stili di vita diversi rispetto al passato, se vogliamo fare di piu' abbiamo bisogno di rileggere e capire i bisogni degli adolescenti", spiega la vicesindaco e assessore alla Scuola, Marilena Pillati.

Che intanto conferma lo stanziamento per i prossimi cinque anni di 1,6 milioni di euro per 'l'up date' dei centri anni verdi (cav) e l'assunzione di 11 educatori con un concorso che si terra' in autunno (5 in piu' dei sei inizialmente previsti". Nomisma, da parte sua, ha gia' avviato un'indagine conoscitiva sui adolescenti.

Si tratta di 23.740 tra gli 11 e i 18 anni, 9.011 dagli 11 ai 13 anni e 14.729 dai 14 ai 18 (dati al 31 dicembre 2017), che diventano 35.000 se si considerano anche gli studenti dell'area metropolitana che frequentano le superiori in citta'. L'istituto di ricerca, attraverso interviste, questionari, incontri, copinvolgera' i ragazzi, le loro famiglie, le scuole, le parrocchie, ma anche una serie di interlocutori 'autorevoli' che a vario titolo si occupano di giovani.

"Ci vuole l'umilta' di approcciarsi ai ragazzi, ascoltando per capire", spiega l'amministratore delegato di Nomisma, Luca Dondi Dall'Orologio, assicurando che entro novembre il lavoro di ricerca sara' ultimato.

L'obiettivo e' avere una mappa conoscitiva il piu' accurata possibile sulle opportunita' presenti in citta' per gli adolescenti, ma anche sulla loro condizione, sui loro stili di vita, sulle loro opinioni per costruire, anche con l'aiuto dell'Universtita' e della facolta' di Scienze dell'educazione, un piano di interventi alle istanze che provengono dal mondo dei giovanissimi e dalle loro famiglie.

La riprogettazione dei centri anni verdi e' un pezzo di questo grande puzzle: il nuovo progetto prevede, innanzitutto l'innalzamento del limite d'eta' per l'utenza, che passa a 16 anni, una maggior integrazione con le scuole, i quartieri e le altre realta' del territorio.

"Si tratta di un lavoro utile non solo per programmare, ma anche per scovare le energie nascoste e fare un lavoro sartoriale territorio per territorio sulla base dei dati", osserva il presidente del quartiere Reno-Borgo Panigale, Vincenzo Naldi, a capo del coordinamento dei quartieri.

Infine, ultimo tassello a comporre il quadro, le risorse Pon-metro per l'inclusione sociale: al contrasto alle poverta' educative di adolescenti e giovani sono destinati 6 milioni di euro. Il primo bando, rivolto a soggetti del terzo settore, distribuisce un milione di euro per finanziare 11 progetti nei sei quartieri della citta'. (Dire)

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