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Cronaca

Non vedente senza casa, Confabitare: "Alloggio a prezzo calmierato per Camilla e il suo cane guida"

La 31enne non vedente alla quale è stato negato il rinnovo del contratto d'affitto per via del suo nuovo cane guida aveva annunciato l'intenzione di lasciare la città

Ancora solidarietà per Camilla Di Pace, la 31enne non vedente alla quale è stato negato il rinnovo del contratto d'affitto per via del suo nuovo cane guida e che aveva annunciato la sua intenzione di lasciare la città per proseguire gli studi. Si sono mossi anche i soci di Confabitare che riunisce i proprietari immobiliari: "Numerose offerte di aiuto per trovare un alloggio adeguato a lei e al suo labrador" fa sapere l'associazione "il presidente nazionale le ha assicurato che Confabitare sarà pronta ad offrire il suo aiuto anche a Padova - dove avrebbe intenzione di trasferirsi -  attraverso la sede locale , garantendo, anche in questo caso, un appartamento adeguato
alle esigenze sue e del suo cane guida e un affitto calmierato".

E’ stato il presidente Nazionale, Alberto Zanni, a telefonare a Camilla per esprimerle la vicinanza e capire le sue esigenze: “Appena si è diffusa la notizia di Camilla tanti associati si sono messi in contatto coi nostri uffici per offrire i propri alloggi, l’ho chiamata subito per rassicurarla sul fatto che Confabitare le troverà non una stanza, ma un alloggio a un prezzo calmierato, con la certezza di poter contare sull'appoggio e la vicinanza dell'associazione, non solo a Bologna”, commenta Alberto Zanni.

"Abbiamo diverse opzioni di alloggio e siamo in attesa di sapere in quale città Camilla deciderà di vivere - continua Zanni - la difficoltà che Camilla sta affrontando è assolutamente inaccettabile, e Confabitare vuole essere al suo fianco per sostenere la sua lotta legittima. Confabitare è attenta alla vita delle persone e alla vita nel condominio, come dimostrato dal nostro impegno nei confronti di Emo Gruppioni che ha ottenuto l’ascensore".

"Un alloggio che rispetti i suoi diritti e le sue necessità"

Inoltre, continua il presidente "la legge è chiara: il cane guida è un animale che aiuta le persone non vedenti ad orientarsi nella vita, sia all'interno che all'esterno degli edifici. Pertanto, è assurdo negare il diritto ad una persona di possedere un animale che le permette di vivere in modo più autonomo e sereno. Inoltre, il labrador, la razza di cane guida di Camilla, è nota per la sua socievolezza e adattabilità alla vita domestica” - Zanni sottolinea - “la legge di riforma del condominio del 2012 prevede che non si possa vietare ai condomini il possesso di animali
domestici, a meno che questi non rechino un disturbo incredibile”.
La legge 18/1989 riconosce il diritto delle persone non vedenti di utilizzare i cani guida per gli spostamenti quotidiani e garantisce loro la libera circolazione con gli animali. “I cani guida sono ammessi in alberghi, ristoranti e negozi, quindi perché dovrebbero essere esclusi dagli appartamenti? - aggiunge Zanni - voglio incontrare personalmente Camilla per offrirle il nostro sostegno gratuito e per aiutarla a trovare un appartamento adeguato alle sue esigenze dove possa vivere con il suo cane guida. Non una cameretta, ma un alloggio che rispetti i suoi diritti e le sue necessità. Riteniamo che il diritto alla casa sia un diritto fondamentale per tutte le persone, indipendentemente dalla loro condizione fisica. Siamo solidali con Camilla e tutti coloro che si trovano nella sua stessa situazione è inconcepibile che una città come Bologna, nota per la sua accoglienza e apertura al sociale, possa escludere le persone solo a causa del loro animale guida. La Costituzione italiana - conclude - prevede la tutela dei diritti della persona e del principio di uguaglianza, e la Legge 104/92 garantisce la tutela dei diritti delle persone con disabilità. Confabitare si impegna in un’opera di sensibilizzazione sui diritti delle persone con
disabilità visiva e dei loro animali guida, al fine di garantire una maggiore inclusione e uguaglianza per tutti". 

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