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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Piazza di Porta Santo Stefano

Notte dei ricercatori, ai Giardini Margherita un 'naso elettronico' in volo: esperimenti sulla qualità dell'aria

Il mini-dirigibile ha permesso di rilevare i componenti e le polveri organiche e odorose presenti nell'area dei giardini

Nell’ambito della "Notte europea dei ricercatori", un pool di accademici coordinati dal Cnr di Bologna ha lanciato un pallone aerostatico che indaga la qualità dell’aria, mettendo i risultati in rete

Si è aperta con un esperimento all’aria aperta la Notte europea dei ricercatori a Bologna. Nel primo pomeriggio, una equipe dell’Istituto di Biometeorologia del Cnr ha fatto volteggiare sui giardini Margherita un sofisticato pallone aerostatico, portando in quota la relativa strumentazione.

Obiettivo? Raccogliere dati sulla qualità dell’aria, ma anche invogliare bambini e ragazzi ad avvicinarsi al mondo della ricerca scientifica. «Finalmente possiamo fare vedere ai ragazzi e alle ragazze strumenti e tecniche dal vivo» è il commento a margine di Francesca Rapparini, responsabile del laboratorio “Al parco guardando all'insù”. (GUARDA IL VIDEO

Entrando nel particolare, il volo del mini-dirigibile rosso ha permesso di rilevare, per mezzo di una centralina fissata nella parte inferiore del pallone, i componenti e le polveri organiche e odorose presenti nell’area dei giardini. I dati sono trasmessi e condivisi in tempo-reale in rete, attraverso il portale “Sensorweb Hub”. «Le applicazioni di questo sistema sono tantissime – continua Rapparini – e il sistema del pallone viene usato anche in Antartide, per i rilevamenti atmosferici ad alta sensibilità».

Per ragioni di sicurezza, riferiscono dall’organizzazione, il pallone ha stazionato ad una quarantina di metri circa, ma l’altezza di impiego può sfiorare quota 400. Sistemi di monitoraggio come questi permettono anche di capire la natura dei fenomeni che portano inquinamento nell’aria e di conseguenza pilotare la scelta di politiche anti-inquinamento opportune. «Spesso un blocco del traffico è una misura inopportuna» fanno sapere dall’equipe «poiché in alcuni casi l’inquinamento proviene da fuori città». 
 

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