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Cronaca Galliera

Galliera, sfruttamento della prostituzione al 'Nuova Cueva': titolare condannato a 6 anni di carcere

E' in carcere e dovrà pagare anche 10mila euro di multa il titolare del night club chiuso a febbraio per episodi di violenza sessuale e sfruttamente della prostituzione anche minorile

Con la formula del rito abbreviato, il GUP Maurizio Panza ha condannato alla pena di 6 anni e 4 mesi di reclusione e al pagamento di 10mila euro di multa D.A., 65enne siciliano, ​titolare del night club "Nuova Cueva" di Galliera, chiuso a febbraio scorso per episodi di violenza sessuale, e sfruttamente della prostituzione. Indagini e osservazioni durate mesi avevano portato all'ordine di arresto per tre persone, due uomini e una donna.

Nel locale venivano sfruttate 6-7 ragazze, tutte straniere, una di loro minorenne: fino alle 6 del mattino, strip integrali, privé, ragazze e drink, tutto riportato sulla pagina Facebook e sul sito: "Se vuoi rilassarti, troverai un ambiente amichevole con musica/hi fi, un fornitissimo bar con drink-cocktails e bellissime animatrici che potrai anche solo guardare se vuoi stare da solo... a tua scelta" e poi "Se vuoi esagerare con un po' di Euro in più nei nostri privè godrai di spettacoli mozzafiato con strip integrale per TE! In poche parole se sei stressato, se hai problemi di lavoro o di famiglia...il Tuareg fa per TE!! Le nostra ragazze ti metteranno a tuo agio, facendoti dimenticare i pensieri negativi e pesanti. Vuoi vivere un'emozione? Nessun problema! Offri un drink a pochi euro e l'animatrice farà per te uno spettacolo sul tavolo". Ingresso riservato solo ai soci con tessera emessa "al momento".

Sono stati rinviati a giudizio V.M., 54 anni, anche'egli siciliano, attualmente agli arresti domiciliari a Poggio Renatico (FE) e I.D.M., rumena 25enne, latitante. 

La "Nuova Cueva" era gestita come una vera e propria casa di prostituzione: D.A., ora in carcere a Ferrara, aveva fornito loro un alloggio a Poggio Renatico, mentre, all'interno erano state allestite due stanze destinate ai rapporti sessuali, dietro pagamento di 100 euro ogni 10 minuti "a prescindere dalla tipologia di prestazione ricevuta" si legge nella sentenza.

V.M. era incaricato di "trasportare" le prostitute dal loro alloggio fino al night, di ricevere i pagamenti alla cassa e di pulire e controlalre i locali. 

La donna rumena, ancora latitante, era addetta al controllo della durata delle prestazioni e alla sorveglianza delle ragazze, alle quali venivano imposte regole di comportamento: non potevano frequentare clienti al di fuori del locale, ovvero non potevano uscire dal loro appartamento, se non dietro autorizzazione di D.A. o della stessa donna. E' accusata anche di aver accompagnato una minorenne dalla Romania in Italia, facendola assumere presso il night club e facendola prostituire. Inoltre D.A. la minacciava di fare del male ai parenti in Romania, per impedirle di uscire dall'appartamento. D.A. e I.A.M. sono accusati inoltre di aver istigato la minore a denunciare "falsamente" ai carabinieri il furto del portafoglio con all'interno la carta d'idientità (che indicava l'anno di nascita).  

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