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Cronaca

Obesità e iperinsulinemia, un finanziamento per i pazienti bolognesi

Al via il reclutamento dei pazienti compatibili, il dottor Perna: "L’obiettivo dello studio è l’identificazione di soggetti in obesità a cui valutare la presenza dell’Helicobacter pylori con esami non invasivi"

La possibilità di curarsi grazie a un finanziamento e attraverso una ricerca alla base della quale vi è l’ipotesi che, nei pazienti obesi con probabile iperinsulinemia, la possibile infezione da Helicobacter pylori possa causare un peggioramento di questa condizione. Responsabile del progetto, il professor Federico Perna, che fa un appello a chiunque volesse sottoporsi a questa cura sperimentale. 

Sovrappeso e obesità. In occidente sono patologie frequenti e preoccupanti: che cos'è esattamente l'insulino-resistenza?

Sì, sovrappeso e obesità sono problematiche che nei paesi occidentali diventano sempre più preoccupanti, si stima, infatti, che almeno il 10% degli italiani tra adulti e bambini sia in obesità.
L’obesità, è spesso accompagnata ad una condizione chiamata insulino-resistenza,  ovvero un eccessiva secrezione di insulina in risposta agli zuccheri assunti, in quanto i recettori cellulari  di questo ormone non rispondono più in modo adeguato all’ormone che dovrebbe essere in grado di controllare la glicemia nel sangue.

L’insulino-resistenza e la conseguente iperinsulinemia hanno un ruolo centrale nella patogenesi di molte malattie ed è spesso associata, in aggiunta all’obesità, ad una maggiore resistenza alla perdita del grasso corporeo, malgrado le diete, che di conseguenza genera un circolo vizioso in cui, obesità contribuisce all'insulino-resistenza, e questa contribuisce all'aumento di peso.

Diversi lavori hanno dimostrato come la resistenza all'insulina, l’obesità e le malattie correlate siano caratterizzate da un basso grado d’infiammazione e da un rapporto col microbiota intestinale. Oltre ai batteri intestinali, un altro microorganismo responsabile di una delle infezioni croniche più diffuse in tutto il mondo, l’Helicobacter pylori, è stato recentemente associato all'insulino-resistenza.

Qual è la novità che potrebbe interessare chi è affetto da questa condizione?

Recentemente, è stato riconosciuto un finanziamento nell’ambito del bando del Ministero della Salute al progetto GR-2011-02347419 "Gastro-intestinalbacteria, obesity and insulinresistance" di cui sono il responsabile. Alla base di questa ricerca vi è l’ipotesi che, nei pazienti obesi, con probabile iperinsulinemia, la possibile infezione da Helicobacter pylori possa causare un peggioramento di questa condizione.

A cosa si punta?

L’obiettivo primario dello studio sarà l’identificazione di soggetti in obesità a cui valutare la presenza dell’Helicobacter pylori con esami non invasivi, come dei test fecali, per poi determinare se la sua eradicazione sia in grado, come non pensiamo, di migliorare la resistenza all'insulina.

Quindi è di fatto in atto una sorta di reclutamento di pazienti compatibili?

Si esattamente. In breve il soggetto che entrerà a far parte dello studio, una volta stabilita la sua positività all’Helicobacter pylori, sarà sottoposto ad una curva da carico glicemico per valutare la condizione di iperinsulinemia. Alla fine degli esami sarà assegnato in modo casuale ad un braccio di trattamento (una standard triplice terapia per l’Helicobacter pylori) o al placebo. Dopo circa un mese dalla fine della terapia verrà nuovamente valutata l’effettiva eradicazione del batterio e, tramite una nuova curva da carico glicemico, la condizione di iperinsulinemia.

Chi non potrà candidarsi?

Saranno esclusi dallo studio in particolare i soggetti che fanno uso cronico di farmaci ipoglicemizzanti  o insulina in quanto altererebbero i risultati dello studio. 

Come fare per candidarsi?

Chi fosse interessato a candidarsi per partecipare come paziente alla ricerca potrà scrivere a me, Dr. Federico Perna alla mail dedicata al progetto: federico.perna@aosp.bo.it o collegarsi al sito www.aosp.bo.it/content/Ricerca_Stop_insulino_resistenza

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