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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Occupato anche il liceo Galvani: tre scuole ferme in città

Dopo il Fermi e l'istituto Belluzzi Fioravanti, occupazione anche alla sede di via Castiglione

Dopo il Fermi e il Belluzzi-Fioravanti, anche la sede di via Castiglione del liceo Galvani è stata occupata e il preside, Aurelio Alaimo, segnala di aver informato le autorità parlando di un "grave atto di forza", oltre ad aver inviato una circolare indirizzata a a docenti, studenti, famiglie e personale Ata.

L'occupazione è stata attuata stamattina da "una parte degli studenti", scrive Alaimo e, mentre oggi gli studenti che seguivano le lezioni hanno continuato fino al termine, da domani "in sede non sarà possibile assicurare lo svolgimento dell'attività didattica, a causa dell'occupazione dei locali; pertanto i docenti non firmeranno il registro elettronico e non segneranno presenze e assenze".

Nella succursale di via Don Minzoni invece "le lezioni continueranno per gli studenti presenti e i docenti registreranno le eventuali assenze. Ogni docente avrà cura di svolgere un'attività didattica commisurata alle effettive presenze in classe", scrive il preside, aggiungendo che le prove Invalsi previste in sede il 22 e il 24 marzo "si svolgeranno regolarmente nell'aula Mm, con gli studenti presenti. Al termine di ogni prova lo studente potrà lasciare l'aula".

Il preside: "Grave atto di forza"

"E' un grave atto di forza, con possibili profili di illegalità - avverte Alaimo-  che impedisce di fatto lo svolgimento di alcune attività e lede i diritti di una parte degli studenti. Con l'occupazione si creano inoltre situazioni potenziali di rischio, anche dal punto di vista sanitario. Di tutto ciò si è data e si darà informazione alle autorità di riferimento, per le valutazioni di rispettiva competenza". In ogni caso la scuola farà tutto il possibile "per garantire comunque la sicurezza all'interno dell'edificio", scrive il preside, aggiungendo che "in questo caso la decisione presa da una parte degli studenti non ha tenuto in alcun conto le proposte di dialogo e di collaborazione avanzate a più riprese dai docenti e dalla dirigenza scolastica; tra l'altro nell'incontro con tutti i rappresentanti di classe del 18 marzo, nel corso del quale sono state proposte varie attività alternative, senza che nessuno studente avesse neanche ipotizzato alcuna forma di occupazione; e ancora questa mattina, nel corso dell'assemblea (non autorizzata) che si è tenuta in sede". Detto ciò, "è comunque importante mantenere il dialogo aperto con gli studenti. È essenziale- continua Alaimo- non dimenticare mai la funzione educativa di una scuola: fare ogni sforzo per comprendere le ragioni di tutti e accompagnare il percorso di crescita e le azioni dei nostri studenti, anche quando si fatica a comprenderne motivazioni e finalità". D'altra parte "le difficoltà generate dalla pandemia e il disagio vissuto a scuola da alcuni studenti sono questioni vere, che meritano un'attenzione ben maggiore di quanto appaia dalle frasi rituali e dagli atti simbolici o di immagine", scrive il preside. "Su questi temi le posizioni di ciascuno di noi possono essere diverse e lontane. Ma l'impegno educativo dei docenti e della dirigenza, con la collaborazione essenziale delle famiglie- sottolinea il preside- deve contribuire a mantenere un clima sereno all'interno della scuola, dove prevalga il rispetto per ogni diversa sensibilità. Mi auguro che sarà possibile tornare a discutere di questi temi, in forme più organizzate e produttive, come del resto si è sempre fatto". (dire)

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