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Cronaca Reno / Via Agucchi

Occupazione ex Poste, in via Agucchi 'resistenza continua' per il 'diritto all'abitare'

Il collettivo Social Log disposto ad un'altra giornata di mobilitazione, dopo aver passato la notte a sostenere gli occupanti, ancora sul tetto, per resistere alle operazioni di sgombero. Intanto alcuni inquilini dello stabile aprono agli occupanti: appartamenti vuoti da 15 anni, giusto che venissero dati a chi ne ha bisogno'

Prosegue la mobilitazione dello sportello per il 'diritto all'abitare', Social Log, iniziata ieri mattina con la maxi-occupazione in via Agucchi, dove all'interno dell'ex stabile delle Poste in 200 avevano tentato di prendere casa, prima che giungessero sul posto le forze dell'ordine, che hanno dato il via allo sgombero, durante il quale si sono registrati tafferugli e momenti di tensione tra polizia e occupanti decisi a resistere all'azione di sfollamento. 

"La notte - fanno sapere gli attivisti di Social Log - è passata all'insegna del sostegno agli occupanti" (alcuni dei quali sono ancora asserragliati sul tetto delle ex Poste). Oggi sono previsti colazione e pranzo "di solidarietà" e  un'assemblea cittadina, così comunicano via social network gli attivisti invitando la cittadinanza a partecipare e aderire alla loro 'lotta per il diritto alla casa, ad un redditto e alla dignità'.
Quello che Social Log auspicherebbe è l'apertura di un tavolo di trattativa sullo stabile, con la proprietà, ovvero lo Poste. "Siamo disponibili a qualunque ora" aggiungono, appellandosi anche al Comune e al prefetto Ennio Mario Sodano.

Intanto la proprietà dello stabile, le Poste, ha sporto denuncia per occupazione abusiva. I locali dell'immobile, dal primo pomeriggio odierno sono vuoti, ma restano ancora alcuni attivisti sul tetto, controllati a vista dalle forze dell'ordine.

"Il Comune condanna l'occupazione di via Agucchi e stigmatizza l'uso di minori per fini esclusivamente politici", così  il sindaco Merola, che sottolinea come "la quasi totalità dei nuclei ha rifiutato l'assistenza offerta dai servizi sociali", e quindi "si tratta di una pura strumentalizzazione che non merita nessun tipo di confronto politico. Bene hanno fatto le forze dell'ordine ad intervenire fin da subito e ringrazio gli operatori dei servizi sociali per l'impegno e la serieta' dimostrata".

Tentano maxi occupazione, segue sgombero alle ex Poste

ALLOGGI SFITTI DA 15/20 ANNI. Gli alloggi in via Agucchi di proprietà delle Poste occupati ieri sono vuoti da almeno 15-20 anni. Lo conferma alla Dire il signor Giulio, ex dipendente postale in pensione e uno dei residenti che in queste ore sta assistendo in prima fila all'occupazione in zona Pescarola.

Nell'edificio, a forma di grande U, vivono 24 famiglie in un'ala e 12 nell'altra. È invece vuota tutta la stecca centrale, la parte che una volta veniva usata come casa-albergo per i dipendenti delle Poste (sono mini-appartamenti, circa una settantina). "Sono abbandonati da anni- spiega il signor Giulio- era giusto che quegli appartamenti fossero aggiustati e dati a chi ne ha bisogno. Ma sono di proprietà di un ente pubblico e sappiamo la burocrazia...". Il pensionato non avrebbe problemi ad accogliere gli occupanti ("Ci mancherebbe, siamo tutti figli di Dio"). C'è una cosa però che non ha gradito. "Il tetto non è calpestabile- protesta con gli attivisti del collettivo- abbiamo speso milioni per rifarlo. Scendete che si rovina. State sul tetto dove state occupando, ma non venite qui sopra di noi. Siamo pensionati, non abbiamo altri soldi". 
 

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