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Cronaca San Donato / Via Libia

No Tav occupano edificio: sgomberati, si barricano sul tetto. Via Libia paralizzata

Stamattina blitz delle forze dell'ordine: tra gli occupanti in otto non hanno ceduto, si sono rifugiati sul tetto. In strada manifestanti in loro appoggio, traffico in tilt: chiuso il ponte di via Libia

Nuovo stabile occupato abusivamente. Un gruppo, formato da una ventina di attivisti riconducibili ad un collettivo anarchici, si è insediato in una palazzina di proprietà della Provincia di Bologna, in via Libia. Sono lì dallo scorso venerdì e questa mattina, intorno alle 8, un blitz delle forze dell'ordine li ha sgomberati.

Se in parte non hanno opposto resistenza ed hanno lasciato libero l'edificio, otto manifestanti invece- tutte donne - non ne hanno voluto sapere di abbandonare la rimostranza. Si sono quindi arrampicati sul tetto e lì hanno piantato bandiere bianche, vergate in rosso con la scritta 'No Tav'.

Per procedere all'operazione di sfollamento le forze dell'ordine hanno chiuso il ponte di via Libia in entrambe le direzioni. Alla base del ponte, poliziotti con caschi e scudi antisommossa controllano un gruppo di una trentina di manifestanti che presidiano la strada in solidarietà ai loro 'colleghi' barricati sul tetto. Intanto con un'autoscala, vigili del fuoco e altri appartenenti alle forze dell'ordine hanno raggiunto il tetto, da dove i militanti scandiscono cori e slogan.

DENUNCIATI. Dopo circa ore sis ono concluse le operazioni di sgombero: le manifestanti sul tetto sono state portate giù di peso dalla polizia, passando per la scala interna. Per sicurezza il tetto era stato puntellato e sotto l'edificio era stato montato un grande gonfiabile. Le giovani sono state quindi caricate su alcuni mezzi della polizia e portate in questura, per essere identificate, perché si sono rifiutate di fornire i documenti. Le otto rimaste sul tetto, come anche gli altri anarchici che occupavano il palazzo, sono state denunciate.

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