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Cronaca San Donato / Via Camillo Ranzani

Ennesimo blitz dei collettivi studenteschi, occupato spazio in via Ranzani

Blitz delle studentesse della Mala Educación e Link Bologna, che oggi hanno occupato uno spazio universitario in Via Ranzani 14 per riaprire la Consultoria Studentesca Autogestita MALAconsilia

Nuova occupazione in via Ranzani. E' l'ennesimo blitz dei collettivi studenteschi Oggi, lunedì 5 dicembre, le studentesse della Mala Educación e Link Bologna hanno occupato uno spazio universitario in Via Ranzani 14 per riaprire la Consultoria Studentesca Autogestita MALAconsilia. 

Occupazione per chiedere spazi per l'attività del collettivo

“Dopo le molestie emerse negli ultimi mesi, che hanno portato alla condanna penale di un professore universitario, e che hanno fatto emergere numerosi altri casi, è necessario che lo spazio di mutuo-aiuto della Consultoria venga  finalmente riaperto, per questo abbiamo occupato uno spazio in università” dichiara Giada della MALAconsilia  “è dallo sfratto del 2020 che chiediamo all’ateneo un’altra sistemazione. La recente vicenda di violenza all’interno dell’Unibo dimostra che il nostro lavoro è indispensabile. Vogliamo la Consultoria, vogliamo combattere le molestie in università e lo vogliamo fare partendo da uno spazio femminista e autogestito. L’università ci deve ascoltare.” 

"Come rappresentanti degli studenti e delle studentesse -  aggiunge Valentina, coordinatrice dell’organizzazione studentesca Link Bologna - abbiamo fatto un primo passo modificando il Regolamento dell’Unibo contro le molestie, che facilita il percorso per segnalare i casi di violenza e discriminazioni all’interno dell’ateneo. Adesso è necessario uno scarto in avanti: continueremo a portare in tutti gli organi accademici la nostra richiesta per uno spazio autogestito attraversabile da tutti. Già l’inaugurazione dello sportello gestito dal Centro Antiviolenza “Casa delle donne” è stata una prima vittoria, ed è una nostra storica rivendicazione, però l’operato dell’università non si può fermare a questo.” 

"Non può che andare in questo modo quando la prima istituzione del Comune si gira dall’altra parte di fronte al dilagare delle occupazioni abusive". così l'affondo della Lega contro l'amministrazione comunale in occasione dell'ennesima occupazione cittadina. 

La Lega torna ad attaccare l'amministrazione comunale

"Il messaggio che sta passando è che chi usa la forza, a Bologna, può imporsi e avere ragione su tutto e tutti, con buona pace della convivenza civile e di chi invece chiede spazi rispettando le regole - rimarca il consigliere comunale Matteo Di Benedetto- Questa tendenza non può che proseguire, senza un cambio di rotta. Il Sindaco prenda posizione condannando nettamente quando avvenuto e concertando con gli altri soggetti istituzionali della città al fine di liberare quanto prima gli immobili occupati. Venga poi tolto ogni spazio pubblico a collettivi e centri sociali che si rendono partecipi di gesti come questo”.

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Occupazioni a raffica in città

La protesta odierna si inserisce all'interno di un clima già tumultuoso in città, dove i collettivi universitari nell'ultimo periodo hanno inanellato una serie di occupazioni. Alla base dei precedenti blitz vi era soprattutto la volontà di denunciare le difficoltà del mercato delle locazioni all'ombra delle due torri, dove - sia per i prezzi elevati che per la scarsa offerta di alloggi in locazione - si fatica a trovare una sistemazione. Problematica che tocca da vicino soprattutto i fuorisede.

Lo scorso mese di novembre abbiamo assistito al concitato sgombero dello stabile occupato a scopo abitativo in via Oberdan, seguito da una serie di blitz a catena come l' occupazione di una parte della Facoltà di Lettere in via Zamboni 38 - con relativo scontro tra CUA e Unibo - cui ha fatto seguito l'occupazione di un ex laboratorio in via Filippo Re, in zona Universitaria. Precedentemente era stato preso anche un edificio in via Stalingrado e ancor prima uno stabile in via Capo di Lucca ( da poco liberato perchè si è trovata la quadra tra occupanti e Comune di Bologna).

Tornando indietro allo scorso ottobre, un altro blitz dei collettivi era stato messo a segno come azione dimostrativa nello studentato Beyoo in via Serlio, chiedendo di aprire un dialogo con i vertigi Unibo e arrivare a trovare soluzioni abitative a prezzi congrui.

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