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Cronaca Navile / Via Mario de Maria

Occupazioni abusive, 15 sgomberi in 3 mesi: dal Comune muri e recinzioni per dire basta

L'argomento oggetto di discussione in Comune, l'assessore Monti fa il punto sulle continue invasioni di immobili e terreni in città e illustra il piano d'azione: 'Il messaggio per cui chi occupa rimane impunito, non passerà'

Quindici sono gli sgomberi effettuati nel bolognese dall'inizio dell'anno. Il fenomeno delle occupazioni abusive degli immobili cittadini dilaga e il problema di un intervento più incisivo diventa sempre più stringente. Se ne è discusso oggi a palazzo D'Accursio in sede di Question Time. A lanciare l'allarme è stato il consigliere Fi, Daniele Carella, chiede se il Comune abbia intenzione di tollerarle.

E' l'assessore comunale alla Sicurezza, Nadia Monti, che propone la 'ricetta' anti abusivi, a base di muri e recinzioni che dovrebbero fungere da deterrente.

Dall'inizio dell'anno fino alla fine di marzo, ha ricordato Monti, sono stati eseguiti 15 sgomberi di cui nove con la collaborazione di altri corpi di Polizia, oltre i vigili urbani. Il messaggio per cui chi occupa rimane impunito, dunque, "non passerà: assicuro che non è intenzione dell'amministrazione facilitare in questo senso un percorso di occupazioni". Se sono abusive, aggiunge, "vanno perseguite e vanno messe in campo tutte le azioni assieme alle Forze dell''ordine che possono contrastare questa deriva".

Per gli sgomberi e il monitoraggio delle occupazioni abusive, soprattutto nei luoghi più 'bersagliati', è  stato  avviato un percorso - spiega Monti  - "sperimentale dove  le diverse competenze vengono messe a rete, condiviso fin dall'inizio un  percorso  strutturale  e  lineare,  per trovare  una  soluzione  che  possa rimuovere intanto le strutture abusive, mettere  in  atto  un'interdizione con delle chiusure in muratura di alcuni edifici,  la  bonifica  ambientale  relativa con ad esempio la rimozione di rifiuti ma anche la rimozione di tutte quelle barriere vegetali che hanno e potrebbero  costituire nuovi anfratti vegetali, la derattizzazione generale di  tutte  le  aree,  il  ripristino  la'  dove  necessario,  di recinzioni perimetrali".

Quanto ai casi di via Irnerio e via De Maria, Monti spiega che nel primo "c'è una capillare e costante attenzione" da parte dei servizi sociali e un tavolo ad hoc in Prefettura "da cui scaturiranno determinate decisioni". In via de Maria il proprietario è un privato e in quello stabile "ci risulta ci siano anche problemi di tenuta statica che sono già stati denunciati, quindi noi fin da subito abbiamo chiesto alla Questura di intervenire". Il fatto è che ci sono valutazioni anche da parte del giudice per le indagini preliminari e si sta attendendo la fine di questo iter "su cui certamente non possiamo interferire".

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