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Cronaca Castello di Serravalle

Uccise la moglie, marito a processo: "Omicidio non per egoismo, anzi, al contrario"

Così il legale dell'anziano.Disposto una consulenza tecnica per valutare le condizioni psichiche dell'uomo

E' cominciato ieri davanti alla Corte d'Assise di Bologna  il processo a carico del marito di Maria Rosa, la 73enne uccisa a fucilate lo scorso  agosto, a Castello di Serravalle, in Valsamoggia. A premere il grilletto fu l'anziano coniuge che poi tentò il suicidio sparandosi con la stessa arma. La donna era da tempo malata.  I carabinieri che indagarono sulla vicenda nella casa della coppia trovarono un biglietto nel quale i due annunciavano la volontà di farla finita insieme. 

Dopo il drammatico avvenimento, l'uomo è stato a un lungo ricoverato in ospedale, poi posto agli arresti domiciliari in una struttura. E' accusato di omicidio aggravato.

Nell'udienza di ieri - come riporta l'Ansa - la Corte ha disposto una consulenza tecnica d'ufficio per valutare le condizioni psichiche dell'uomo e poi ha aggiornato il processo al 4 luglio. "Il signor Bergonzoni - ha detto all'Ansa l'avvocata Eva Biscotti, che lo assiste - non può essere trattato alla stregua di altre persone che commettono questo tipo di reato. L'omicidio in questo caso è stato suggerito non dall'egoismo, ma al contrario dall'amore assoluto che legava questa coppia e avrebbe reso impossibile la vita dell'uno senza l'altra", ha sottolineato l'avvocata dell'anziano.   

Omicidio in Valsamoggia: il sopralluogo dei carabinieri sul posto | VIDEO 

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