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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio Alessandra. E quelle richieste "ossessive" dell'ex all'investigatore privato

Chiamate continue, anche di notte, e richieste esasperate, fino alle verifiche nei bagni dei locali che frequentava Matteuzzi. I dettagli shock emersi dal racconto dell'investigatore che sarebbe stato ingaggiato da Padovani

Emergerebbe anche dalla testimonianza di un investigatore privato che aveva tentato di ingaggiare nel 2021 l'ossessione dell'ex calciatore e modello Giovanni Padovani, finito in arresto per l'omicidio della ex, Alessandra Matteuzzi, finita a martellate  sotto casa il 23 agosto 2022. Lo stesso investigatore, dopo aver letto dell'efferato assassinio avrebbe contattato spontaneamente la polizia, riferendo di alcune richieste "ossessive",  "che rasentavano talvolta l'assurdità", che il 27enne gli avrebbe fatto. Testimonianza raccolta e finita agli atti dell'inchiesta: la prima udienza si terrà a maggio davanti alla Corte di assise, per omicidio aggravato da premeditazione, stalking, futili motivi e legame affettivo.

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Il racconto shock dell'investigatore

Telefonate a raffica, insistenti, anche di notte, per monitorare la ex e capire se mentisse. Sarebbe stata questa la condotta tenuta da Padovani, secondo quando riferito dall'investigatore: "Fin dall'inizio mi telefonava con grande insistenza, circa 10-15 volte al giorno, anche in orari notturni, pretendendo di avere ragguagli in tempo reale sugli spostamenti di Matteuzzi" per avere "conferme sulle indicazioni che lei gli forniva al telefono". Sono le parole dell'investigatore riportate dall'Agenzia Ansa, che spiega come il rapporto di lavoro con Padovani sia stato interrotto dopo solo tre giorni a causa del suo comportamento, ritenuto dall'assoldato "eccessivo, direi ossessivo".

Diverse le richieste. Esasperate, assurde. Tra cui - come riporta ancora l'Ansa - persino quella di verificare la conformità dei luoghi che Alessandra pubblicava sui social e di andare dove lei lavorava e fare un video all'interno del bagno "così che lui potesse verificare la corrispondenza dei luoghi". L'investigatore ha tuttavia aggiunto di non aver rilevato un potenziale pericolo che potesse far ipotizzare l'accaduto.

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