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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Molinella

Omicidio di Budrio, il cappellano al ricercato: 'Costituisciti'

Il cappellano del carcere che lo ha anche battezzato chiede al fuggiasco di arrendersi in una lettera

"Noi ti chiamiamo fratello, e per sempre, e ti chiediamo di consegnarti ed evitare altre irreparabili tragedie e scontri". E' uno dei passaggi della lettera-appello al ricercato per gli omicidi di Budrio e Portomaggiore IgorVaclavic-Norbert Feher, scritta dal cappellano del carcere dell'Arginone di Ferrara, don Antonio Bentivoglio, e dai catechisti della casa circondariale.

Ezechiele sarebbe infatti il nome che don Bentivoglio utilizzò nel battezzare 'Igor il russo', durante la sua detenzione, che durò fino al 2015. "Ci siamo conosciuti in carcere dove abbiamo condiviso un luogo di verità e di perdono che si chiama Chiesa. Questo bene può essere negato? Evidentemente tu lo stai negando. E quindi é stato tutto inutile? Assolutamente no, perché rimane in ogni istante la possibilità di ripresa. Dio ti ha creato per il bene, per amare e essere amato. Il male e il dolore che hai causato alle vittime, alle loro famiglie, e a tutta la nostra gente, non sarà recuperabile, ma ti scongiuriamo di riaprire la tua vita al mistero di Cristo".

Un appello che potrebbe sortire qualche effetto, dato che il ricercato, durante la sua detenzione, si era avvicinato molto alla religione, e a don Bentivoglio. Sul profilo Facebook di Ezechiele Norberto Feher, presumibilmente attribuibile a un alias del presunto killer di Budrio e Portomaggiore, una foto ritrae infatti il ricercato vicino a don Bentivoglio con il commento "con un vecchio amico".

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