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Cronaca Minerbio / Via Luzzo

Omicidio di Budrio: prima l'assassinio, poi la messinscena: il marito tradito dalle telecamere

Emergono dettagli sulla dinamica dei fatti: Vitali avrebbe girovagato per mezz'ora in auto, per poi inscenare il ritrovamento. Alla base del gesto un alterco dovuto forse a un ritardo per un appuntamento

Emergono dettagli sulle circostanze che hanno portato Athos Vitali a confessare il femminicidio-uxoricidio della moglie Anna Lisa Cacciari, una inaspettata svolta nelle indagini dei Carabinieri sul delitto, fino a questa notte indirizzati prevalentemente verso un episodio di criminalità finito tragicamente.

Vitali, 69enne con la passione per il giardinaggio, ha ammesso di aver colpito la moglie con un coltello da cucina, poi lavato e riposto nel ceppo assieme agli altri strumenti. Il delitto sarebbe stato commesso intorno alle 9:30: Vitali poi sarebbe salito in auto per girovagare nelle campagne attorno alla casa. E proprio i suoi spostamenti in auto avrebbero tradito il reo confesso quando, in sede di interrogatorio ha sostenuto di essersi recato a Granarolo per una commissione, mentre le telecamere di sorveglianza hanno immortalato la sua auto nei dintorni di Minerbio.

Vitali, davanti alle evidenze, si è contraddetto, poi è crollato. Alla base del gesto, secondo la versione fornita dallo stesso assassino, ci sarebbe stato un violento alterco, sfociato per futili motivi: la moglie, Anna Lisa Cacciari, 65enne in pensione, lo avrebbe ripreso perché era rincasato troppo tardi, non in tempo per una visita concordata al cimitero. Il racconto è ancora in corso di verifica da parte degli inquirenti, così come le evidenze sull'arma del delitto, per la quale saranno interpellati i militari del Ris.

Cade così l'ipotesi della rapina finita male, anche se il portafoglio della donna, con all'interno 200-300 euro, non sarebbe ancora stato trovato, sebbene mancasse dalla borsa della vittima. Non troverebbero infine riscontro, le indiscrezioni di stampa per le quali  da tempo la coppia sarebbe stata in crisi. Nelle prossime ore il fermo dovrà essere convalidato dal Gip, mentre ora Vitali è in cella al carcere della Dozza, dopo che la Procura, per mezzo dei sostituti Orsi e Gieri, con la contro firma del Capo Amato, ne ha decretato il fermo per indiziato di delitto. L'uomo è a disposizione dell'autorità giudiziaria per ulteriori accertamenti.

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