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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Omicidio di Monteveglio, partita la raccolta fondi: "Aiuterà la famiglia di Chiara a sostenere le prime spese legali"

Lo annuncia il sindaco di Valsamoggia, Daniele Ruscigno: "Chiunque può partecipare con la cifra che preferisce proprio perché ognuno si deve sentire libero"

E' partita una raccolta fondi da destinare alla famiglia di Chiara Gualzetti, la minore uccisa da un coetaneo a Monteveglio: "La generosità dei partecipanti la aiuterà a sostenere le prime spese legali”, fa sapere il sindaco di Valsamoggia, Daniele Ruscigno. 

“In queste ore – continua Ruscigno –, su richiesta dei genitori di Chiara che hanno chiesto il nostro supporto, è stata attivata una raccolta fondi nata per aiutare la famiglia a sostenere le prime necessarie spese legali. Chiunque può partecipare con la cifra che preferisce proprio perché ognuno si deve sentire libero di muoversi se e come meglio crede. La piattaforma accetta ogni tipo di pagamento: principali carte di credito, carte prepagate, Paypal, Satispay e bonifico bancario".

Verrà utilizzata la piattaforma Ginger: "Abbiamo verificato che fosse affidabile e che accettasse tutte le principali forme di versamento, specialmente in un momento in cui le raccolte fondi proliferano e ci si può trovare spaesati o diffidare degli strumenti proposti - spiega Ruscigno -  In questo caso i fondi raccolti, che con massima trasparenza saranno visibili sulla piattaforma in ogni momento, andranno direttamente alla famiglia. Questa è attualmente l'unica raccolta ufficiale e mi raccomando di fare attenzione ai tentativi di truffa che purtroppo anche in queste dolorose vicende possono esserci". 

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Il primo cittadino ringrazia ancora "quanti hanno dimostrato la loro vicinanza alla famiglia e partecipato mercoledì sera alla fiaccolata in memoria di Chiara. Sono certo che la nostra intera comunità potrà essere come una grande famiglia allargata per Vincenzo e Giusi, i genitori di Chiara”.

L'omicidio raccontato attraverso i messaggi 

Nel frattempo stanno emergendo particolari agghiaccianti sul delitto: dopo aver uccido Chiara a coltellate, il 16enne avrebbe mandato messaggi vocali "dal tenore inequivoco" a un'amica "cui raccontava quello che aveva commesso". È quanto ha ricostruito il Gip del tribunale per i Minorenni di Bologna, nell'ordinanza con cui convalida il fermo e dispone la custodia in carcere per il ragazzo.  

Il sedicenne fermato "al momento appare capace di intendere e di volere" soprattutto rispetto "a un reato il cui concetto illecito è di immediata percezione", sottolinea il Gip. Il giudice parla di "vita regolare costantemente condotta" di "ambiente familiare sostanzialmente adeguato", "studi positivamente frequentati" e dei "lucidi e freddi tentativi di nascondere le tracce del delitto e di negare le responsabilità".

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Foto: Chiara su Instagram

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