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Cronaca Navile / Via della Beverara

Ucciso a botte dopo lite al bar, arrivano le condanne

Il 55enne morto dopo un mese di agonia. All'inizio si pensò a una rapina. L'accusa derubricata da omicidio volontario a preterintenzionale

Sono stati condannati a otto e nove anni di carcere i due imputati nel processo per l'omicidio del 55enne Nicu Chirilà. I due, Ilir Marku, cittadino albanese di 49 anni, e Mirko Lettieri italiano di 32, erano accusati di omicidio preterintenzionale.

La sentenza, pronunciata dal gup Grazia Nart in sede di rito abbreviato, non ha accolto in toto le richieste della pm Manuela Cavallo, che contestava ai due imputati l'omicidio volontario premeditato e chiedendo per entrambi 14 anni. Cadute le aggravanti della crudeltà e della premeditazione e pena ridotta. Per conoscere i dettagli della sentenza si dovrà però aspettare.

Chirilà morì nel novembe 2018, un mese dopo il violento pestaggio che solo in seguito manifestò le sue pesanti conseguanze. L'aggressione ai suoi danni ebbe luogo infatti il 6 ottobre precedente, dopo che il 55enne, cittadino rumeno, si stava allontanando dal bar di via della Beverara, che frequentava.

La vittima si era messa in mezzo a una discussione animata, tra un altro soggetto e uno dei suoi futuri aggressori, brandendo un cutter nell'occasione. Questi ultimi poi lo hanno seguito e fatto oggetto di un pestaggio. L'uomo è poi tornato a casa non raccontando nulla dell'accaduto, fino a che delle lesioni agli organi interni riportate hanno costretto l'uomo a chiedere aiuto e a finire in ospedale, dove poi è morto.

Parzialmente soddisfatti gli avvocati degli imputati, Fausto Bruzzese e Savino Lupo, che comunque presenteranno appello. Ai familiari è stata corrisposta una provvisionale di 40mila euro.

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