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Cronaca Monterenzio

Omicidio Fortunato Patania: faida tra clan porta a Monterenzio, 26enne in arresto

Tre arresti per l'omicidio dell'affiliato alla cosca Patania, avvenuto in seno ad una guerra tra famiglie malavitose. Il caso lambisce anche il capoluogo felsineo: qui si trovava ai domiciliari un 26enne che avrebbe preso parte all'esecuzione

Tre arresti eseguiti oggi dalla Polizia di Vibo Valentia per l’omicidio di Fortunato Patania, capo dell'omonima cosca, ucciso in Calabria nel 2011, in seno ad una guerra tra famiglie malavitose.

Il caso lambisce anche il capoluogo felsineo. Tra i soggetti arrestati, infatti, anche R.M., 26enne di origini calabresi, ma domiciliato nella provincia di Bologna. Il giovane, che si trovava agli arresti domiciliari (dopo una condanna per porto abusivo di armi) presso l‘abitazione della compagna, a Monterenzio, è stato quindi recluso all’interno della casa circondariale della Dozza, il carcere più vicino al luogo dell'arresto. Il 26enne, insieme agli atri due arrestati, dovrà rispondere di concorso in omicidio, aggravato dalle modalità mafiose.

FAIDA TRA CLAN. Le indagini prendono le mosse dall'omicidio di Fortunato Patania, ucciso a Vibo nel 2011, mentre si trovava presso il suo distributore di benzina. Venne freddato con alcuni colpi di pistola e l’arma adoperata per l’esecuzione fu una beretta 9x21.
L'omicidio di Fortunato sarebbe stata la risposta dei "Piscopisani", clan rivale dei Patania, all’assassinio di un agricoltore, ucciso nelle campagne del Vibonese poco prima. La vittima, incensurata, era imparentato infatti con un esponente del clan dei Piscopisani .

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