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Venerdì, 19 Aprile 2024
Omicidio Chinni / Gaggio Montano

Insegnante uccisa a Gaggio, la difesa chiede l'assoluzione della moglie di Ferrari

Loredana Bicocchi, coniuge dell'imputato per l'omicidio di Natalia Chicchi, è accusata di detenzione abusiva di armi in concorso con il marito. Il pm ha chiesto per lei 1 anno e 5 mesi

Prosegue il processo con rito abbreviato (che prevede lo sconto di un terzo della pena), nei confronti di Loredana Bicocchi, 73 anni, la moglie di Fabio Enrico Ferrari, l’uomo di 72 anni a processo per l’omicidio della cugina Natalia Chinni, 72 anni. La pensionata fu uccisa con sette colpi di fucile il 29 ottobre del 2021 a Gaggio Montano. Il processo in Corte d’Assise nei confronti di Ferrari è iniziato lo scorso gennaio. La moglie è invece accusata di detenzione abusiva di armi in concorso con il marito.

Ad aprile la decisione del giudice

Secondo l’accusa, Bicocchi avrebbe occultato nella casa in cui viveva col marito una pistola e diverse munizioni da caccia (nonostante un divieto della Prefettura nei confronti di lui a dicembre 2020) e di avere nascosto con l’uomo l’arma ritenuta essere quella del delitto (un fucile calibro 12 a due canne mai ritrovato). Entrambi gli imputati sono difesi dagli avvocati Angelita Tocci e Franco Oliva. Mentre figlio, marito e sorella della vittima, rappresentati dall’avvocato Mario Bonati, si sono costituiti parte civile. Durante la scorsa udienza il pm Antonello Gustapane ha richiesto nei confronti della donna un anno e cinque mesi, con sospensione condizionale della pena. Oggi è invece intervenuto l’avvocato Oliva che ha chiesto l’assoluzione per Bicocchi in quanto “non ha alcuna responsabilità” rispetto al mantenimento delle armi. La decisione del giudice Grazia Nart è attesa per il prossimo 6 aprile.

Il corpo ritrovato dal figlio della vittima

Natalia Chinni fu trovata senza vita da suo figlio. Il corpo era disteso per terra nella sua seconda casa che si trova in una frazione di Gaggio Montano e che confina con quella del cugino Ferrari. Secondo l’accusa fu l’uomo a spararle dopo una banale lite di vicinato, mentre lei era in ginocchio, impegnata a sistemare la recinzione dei loro giardini. Dopo il colpo, la donna si sarebbe trascinata in casa nel tentativo di chiudere aiuto ma senza riuscirci.

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