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Cronaca

Uccisa e bruciata nel casolare di campagna, al via il processo all'ex

Atika Gharib fu trovata cadavere all'interno di un casolare di campagna. Il suo ex compagno fu fermato su un treno in Liguria. Aperto il processo, lui si sente male in aula

Si è aperto in Corte d'Assise a Bologna, il processo contro M'Hamed Chamekh, il 42enne di origini marocchine accusato di aver ucciso, il 3 settembre 2019, l'ex fidanzata, la connazionale 32enne Atika Gharib, e di aver tentato di distruggerne il corpo dandolo alle fiamme in un casolare di Castello d'Argile, nel bolognese.

Per l'uomo la Procura (Pm Tommaso Pierini e Lucia Russo) ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato, e oggi la sua difesa, rappresentata dal legale Carlo Machirelli, si è vista rigettare un'eccezione di legittimità costituzionale con cui puntava ad ottenere il processo con rito abbreviato, che avrebbe consentito di ottenere uno sconto di pena di un terzo in caso di condanna.

Chamekh, mentre i giudici stavano decidendo sull'eccezione, si è sentito male ed è stato portato in ospedale, e l'udienza, nel corso della quale si sono costituiti parte civile i familiari della vittima, rappresentati da Marina Prosperi, i Si Cobas e l'Udi (Unione donne italiane), è stata rinviata al 28 ottobre e al 4 novembre, quando saranno ascoltati i testimoni. In occasione dell'udienza odierna, infine, i Si Cobas hanno dato vita ad un presidio fuori dal Tribunale, durante il quale hanno esposto un paio di striscioni contro il femminicidio e in memoria di Atika Gharib. (Dire)

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