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Cronaca

Femminicidio e violenze, Lepore: "Comune sarà parte civile, Bologna non si volta dall’altra parte"

La violenza sessuale prima, l'omicidio di Alessandra Matteuzzi poi. Il sindaco invita i cittadini a prendere posizione

"Come Amministrazione Comunale vogliamo costituirci parte civile nei due terribili casi di violenza contro le donne avvenuti a Bologna". Lo scrive in una nota su Facebook il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, dopo i casi di violenza sessuale e l'omicidio di Alessandra Matteuzzi, uccisa sotto casa ieri sera, per mano, ritengono gli inquirenti, del suo ex compagno, Giovanni Padovani, già denunciato dalla vittima e fermato dalla polizia. 

"Una violenza sessuale ai danni di una giovane turista finlandese e il femminicidio sotto casa di un'altra donna, per mano dell’uomo che la perseguitava - continua Lepore - Fatti che affondano le radici in una cultura di prevaricazione, di odio degli uomini contro le donne. Ci riguarda eccome, nessuno deve sentirsi assolto o girarsi dall'altra parte".

"Sapremo reagire"

Come istituzione "saremo al fianco delle vittime e dei loro familiari, verso i quali vanno tutta la nostra vicinanza e solidarietà - scrive il sindaco - E continueremo a batterci ad ogni livello per ridurre questa tragica epidemia di violenza che colpisce il nostro paese, tanto quanto la nostra città. Perché Bologna non si volterà dall’altra parte. Sapremo reagire come comunità, cittadini e istituzioni insieme. Dobbiamo fermare gli uomini che odiano le donne. Come Sindaco di Bologna intendo prendere posizione e invito tutti a fare altrettanto", conclude. 

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