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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Corticella-Dozza / Via dell'Arcoveggio

Omicidio Matteuzzi, le ricerche shock dell'ex: "Come colpirla in testa"

L'evidenza della cronologia delle ricerche dell'uomo è contenuta negli atti delle perizie tecniche nel fascicolo dell'accusa

"Stalking e violenza sulle donne quanti anni di reclusione", "pagare delle persone per picchiare", "che condanna c'è per rapimento", "dove colpire una persona in testa per farla svenire", "posto migliore per nascondersi con una persona morta", "dove è più difficile rintracciare un cadavere", "con un colpo alla testa forte con una spranga riesce poi a urlare", "accoltellamento pena".

Sono le ricerche su internet condotte da Giovanni Padovani, l'ex calciatore e modello accusato dell'omicidio di Alessandra Matteuzzi, il 23 agosto scorso sotto casa di lei in zona Ippodromo. L'evidenza della cronologia delle ricerche dell'uomo è contenuta negli atti delle perizie tecniche a cura dell'esperto nominato dalla procura relative al fascicolo per omicidio aggravato aperto nei confronti dell'uomo, in carcere dalla mattina del delitto. 

Nelle oltre 300 pagine di elaborato sono segnalate tutte le ricerche digitate da Padovani, molte delle quali di interesse investigativo, tra cui anche "uccide ex a sprangate", "come stordire una persona con una mazza" e "pena omicidio volontario". Padovani -a quanto risulta- cercava anche informazioni sul carcere: "Si può usare il cellulare in carcere", "quante volte si può andare a trovare un detenuto" e "stati dove non valgono le leggi italiane". E due giorni prima del delitto: "per andare in Albania serve il passaporto" o "stati dove non conta la pena di morte".

Omicidio efferato e la denuncia per stalking che non è bastata

Secondo quanto ricostruito , la donna è stata aggredita sotto casa al rientro. Padovani -accusato di omicidio aggravato - l'avrebbe aspettata nell'area cortiliva dirimpetto all'ingresso nel condominio, per poi colpirla più volte, anche con un martello che lo stesso aveva portato con sé. Un omicidio perpetrato con una raffica di colpi, al volto e al corpo.

L'ennesimo caso, quello di Matteuzzi, che ha fatto discutere del perché la vittima sia stata aggredita e uccisa, nonostante avesse già sporto denuncia per stalking, nei confronti dell'ex compagno. Per questo la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, aveva chiesto accertamenti. Per il Procuratore di Bologna, Giuseppe Amato, invece "era stato fatto il possibile" e non si sarebbe tratta di un caso di malagiustizia.

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