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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Molinella

Donna uccisa a Molinella, udienza davanti al Gip: il marito si era cambiato i vestiti

La vittima ha perso molto sangue, ma nessuna traccia sugli abiti indossati dal marito all'arrivo dei soccorsi e delle forze dell'ordine: nel corso dell'udienza di convalida dell'arresto, ha confessato di essersi cambiato e di aver nascosto pantaloni e scarpe nel solaio

Il GIP Gianluca Petragnani Gelosi si riserva di decidere in merito alla convalida dell'arresto di Andrea Balboni, il 52enne ritenuto colpevole della moglie 51enne, Liliana Bartolini. L'udienza di convalida si è svolta questa mattina.

Andrea Balboni ha ribadito la sua (seconda) versione, ovvero che la moglie l'avrebbe aggredito per gelosia al suo rientro a casa, dapprima con un bastone, poi con un coltellino e, sempre secondo il suo racconto, lui le avrebbe afferrato i polsi sino a che non erano caduti a terra, così la moglie si era ferita con la lama che ancora impugnava. Il coltellino, ha riferito Balboni, sarebbe sempre stato in un cassetto della cucina, mentre al suo rientro era appoggiato sul tavolino del soggiorno, dove la vittima è stata trovata morta. 

Secondo il medico legale, il taglio al collo non appare "assolutamente compatibile con la dinamica del ferimento descritta dal Balboni", come le ferite sulle sue braccia essendo "lesioni superficiali, disposte pressoché parallelamente, prodotte avendo molta cura nel non affondare il mezzo lesivo". In pratica potrebbe trattarsi di una messa in scena.

VESTITI NASCOSTI IN SOLAIO. Liliana Bartolini si è trascinata, non è morta immediatamente dopo il taglio al collo, ferita con andamento lineare, larga 10 cm, al collo: ha perso molto sangue del quale non è stata trovata alcuna traccia sugli abiti del marito, che questa mattina ha confessato di essersi cambiato e di aver nascosto pantaloni e scarpe nel solaio. Si cerca ancora la maglia. 

La detenzione in carcere è stato richiesta dal pubblico ministero Antonella Scandellari, titolare dell'indagine, poichè l'indagato rivelerebbe anche una "spiccata pericolosità sociale, sia per la violenza con cui ha colpito al collo la moglie - si legge nella richiesta al Gip - sia per la freddezza con cui ha occultato tanto i vestiti e le scarpe indossati al momento dell'omicidio" oltre all'arma del delitto, poi fatta trovare in una canalina di scolo nei pressi della villetta di Miravalle di Molinella, dove i coniugi vivevano con il figlio adolescente. 

Sentito dagli inquirenti come persona informata sui fatti, aveva inizialmente raccontato di essere stato aggredito a scopo di rapina da uno sconosciuto che lo aveva colpito fino a fargli perdere i sensi, e che poi, ripresosi ed entrato in casa, aveva trovato la donna sdraiata e sanguinante, così aveva chiamato il 118. Non aveva negato vi fossero stati dei contrasti con la moglie, per via di un'amicizia con un'altra persona, ma di averla rassicurata. 

Omicidio a Molinella

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