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Giovedì, 25 Aprile 2024
Quarantene e regole dell'Ausl

Omicron e quarantene, Pandolfi (Ausl): "Importante il contatto con il medico curante"

Il direttore del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl Pandolfi fa chiarezza su alcuni temi legati al virus, alla responsabilità personale e alle regole per quarantena/autosorveglianza

La situazione sta seguendo le previsioni. La variante Omicron del covid si è in queste settimane stabilizzata su alti livelli ed è chiaro che dobbiamo aspettarci che dopo questo plateau ci sia una caduta, ma "non certo repentina" come spiega Paolo Pandolfi, direttore del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl. "Mi aspetto una relativa discesa già dopo i primi giorni di febbraio e che da 3.700 casi al giorni di scenda sotto i 2 mila e via così...". In questo momento (vedi autotesting e autosorveglianza) la responsabilità dei singoli fa la differenza, anche se per Pandolfi sul nostro territorio ci si può effettivamente contare: "Quando oltre il 90% dei cittadini è vaccinato, il segnale è chiaro". 

Abbiamo registrato un mese di picco per la variante Omicron, adesso si è raggiunta una certa stabilità? Cosa ci si può aspettare nelle prossime settimane? 

"Sicuramente l'Omicron è una variante molto più contagiosa rispetto a quella originaria (l'Alfa) e ha un R con zero più importante che va oltre i 4. In realtà però è una variante che il vaccino copre per i suoi aspetti più gravi anche se non sempre riesce e ridurre il rischio di contagio. Il vaccino ha fatto sì che pure avendo avuto lo stesso numero di casi, ricoveri e decessi siano stati nettamente inferiori".  

Sono stato a contatto con un positivo. Quarantena: il calcolo va fatto dal giorno del contatto o dal giorno del tampone positivo?

"La quarantena non è legata al tampone, ma al contatto stretto avuto con un soggetto positivo. E' l'esempio di un familiare, ci un compagno di squadra, di un operatore sanitario giusto per fare qualche esempio. Queste persone, che non stanno male e non sono positive, devono far partire l'isolamento. Il caso comanda la quarantena e non il quarantenato". 

La più grossa differenza di gestione fra situazione con sintomatologia e senza sintomi?

"Se sono positivo con sintomi è intanto evidente che ho necessità di avere un contatto con il mio medico curante perchè i sintomi possono precedere situazioni di maggiore gravità. I segnali sono quelli che conosciamo: tosse e febbre. Per l'asintomatico la situazione è un po' diversa, ma può essere contagioso e quindi deve stare a casa visto che la storia di questa malattia ci racconta di una diffusione di contagiati privi di sintomi. Rivolgersi al proprio medico è sempre la cosa giusta da fare". 

Facciamo un esempio condiviso da molti. All'interno di una famiglia c'è una persona positiva al covid: come comportarsi?

"In questo caso i soggetti conviventi sono contatti stretti e anche se sono isolati sono quarantenati perchè hanno avuto il tempo (prima che il primo caso fosse certificato) di essere contagiati. Come sappiamo oggi ci sono delle differenze in base allo stato vaccinale delle singole persone. Se sono stato malato meno 120 giorni prima o se ho fatto il vaccino meno di 120 giorni prima (seconda dose) sono protetto e posso fare la procedere alla quarantena da 5 giorni. Se cono vaccinato completamente con tre dosi sono in autosorveglianza: mascherina FFP2 ma se ho sintomi devo fare un tampone". 

Chi ha diritto al tampone "gratuito" e chi invece no? 

"Ne hanno diritto tutte le persone che sono in isolamento e tutti coloro che hanno un formale provvedimento di quarantena o nota di isolamento. Per questi soggetti il costo del tampone in farmacia è ricompensato dalla regione Emilia-Romagna. Se non si è destinatari di questi provvedimenti allora il test resta a carico di chi lo esegue". 

Cosa dire dei tamponi fatti a casa visto che c'è anche chi ormai ne abusa? Quando farli? 

"Si fa la diagnosi quando c'è un dubbio e quindi un legame con il sintomo. C'è la consapevolezza che siano un po' meno affidabili di quelli fatti in farmacia e dei molecolari e il rischio è quello del falso negativo. L'autotesting è sì un segno di responsabilità ma va utilizzato cum grano salis e non deve creare delle ansie. Ho avuto un contatto stretto, magari senza la protezione della mascherina perchè abbiamo pranzato insieme, allora faccio un autotest e lo faccio almeno a 24/48 ore dal contatto". 

Cosa dice l'ultimo bollettino: i numeri dell'Emilia-Romagna 

L'ultimo dato sui contagi in Emilia-Romagna: 13.091 nuovi casi su 56.778 tamponi eseguiti. Oltre 13.700 guariti, ancora in calo i casi attivi (-716). Il 92% dei cittadini dai 12 anni in su ha completato il ciclo vaccinale.  Il 99,3% dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. L’età media dei nuovi positivi è di 35,4 anni. Ricoveri: +16 nei reparti Covid, +5 nelle terapie intensive. Ieri i decessi sono stati 33. 

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