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Cronaca

Inchiesta antimafia Aemilia: tre arresti e un sequestro per oltre 35 milioni di euro

Il GIP di Bologna Alberto Ziroldi ha emesso questa mattina un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e un sequestro di beni nei cinfronti di tre soggetti parte di un'organizzazione criminale

Sono stati oltre 100 i Carabinieri del Comando Provinciale di Modena e del Raggruppamento Operativo Speciale, supportati dal Comando Provinciale di Reggio Emilia, che questa mattina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e contestuale decreto di sequestro beni emessa dal G.I.P. Alberto Ziroldi del Tribunale di Bologna nei confronti di B.Michele, nato a Locri (RC), attualmente detenuto presso la casa circondariale di L’Aquila; V.Palmo, nato a Cutro (KR) e residente nel reggiano e V.Giuseppe, cutrese, residente sempre in Emilia. 

I provvedimenti scaturiscono da un’articolata attività investigativa, coordinata dai  Sostituti Procuratori Marco Mescolini e Beatrice Ronchi, sviluppata in prosecuzione dell’indagine “ÆMILIA” che aveva consentito di individuare e disarticolare l’organizzazione criminale di stampo ‘ndranghetista con epicentro a Reggio Emilia, collegata alla cosca “GRANDE ARACRI” di Cutro (KR), evidenziandone - tra l’altro - "la capacità d’infiltrazione in vari settori dell’economia locale" (come è noto, infatti, il 28 gennaio scorso l’operazione aveva portato all’arresto di 117 persone su 224 indagati).

L’operazione, condotta nelle province di Reggio Emilia, Parma, Aosta, Bologna e Crotone, ha portato al sequestro di 16 società di capitali, 9 beni immobili, 16 autoveicoli e 21 tra rapporti bancari e finanziari. Le indagini, che già avevano dato origine a interventi repressivi di notevole portata nei confronti dell’organizzazione ‘ndranghetistica emiliana, ne hanno ulteriormente confermato "l’ingerenza nella gestione e controllo di  attività imprenditoriali, formalmente intestate a prestanome, nonché l’accumulo illecito di significativi patrimoni personali." Proprio all’esito delle indagini patrimoniali svolte nei confronti degli interessati, "corroborate dalle risultanze emerse a seguito dei precedenti interventi, sono emerse conferme in ordine alla gestione occulta di imprese", in parte già sottoposte a sequestro nell’ambito dei precedenti provvedimenti adottati dalle AA.GG. di Bologna e Reggio Emilia ed eseguiti nel contesto delle operazioni condotte il 16 ed il 22 luglio scorsi (in particolare, sequestro delle società del gruppo “SAVE” e sequestro della “DUEAENNE S.A.S.”).

Attraverso l’analisi della documentazione contabile sequestrata, si è evidenziata "la riconducibilità agli indagati di ogni processo decisionale interno alle aziende, per cui qualsiasi “ordine” relativo alle operazioni aziendali veniva vagliato e gestito dai reali dominus, dietro lo schermo di compiacenti prestanome". Sono state inoltre trovati "riscontri circa la riconducibilità agli indagati delle società (pertanto sottoposte a sequestro) TOUCH s.r.l. di Crotone, operante nel settore degli autotrasporti, la Tangenziale Nord Est s.a.s., la MILLE FIORI Service s.r.l. e la Achilli & Schianchi s.n.c., tutte con sede a Montecchio Emilia e attive nel settore della ristorazione e bar". Il valore complessivo dei beni sequestrati supera i 35 milioni di euro.

       

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