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Cronaca Zona Universitaria / Via Zamboni

Ordinanza orari locali in zona U, commercianti ricorrono al Tar: "E' da rivedere"

Battaglia contro il nuovo provvedimento antidegrado adottato in zona Universitaria. L'opposizione in Comune appoggia gli esercenti: 'Coprifuoco non è la soluzione, anzi, consegnerà la città ad abusivi e aumenterà l'insicurezza'

"L’ordinanza sugli orari delle attività economiche nella zona universitaria è da rivedere profondamente. Contiene incongruenze enormi,  a cominciare da quella evidenziata da Bombocrep di Via delle Moline, che produrranno conseguenze economiche negative inevitabili per le imprese e per i loro dipendenti." Così Confcommercio Ascom Bologna, considerando "insufficienti le aperture dell’Amministrazione Comunale a modifiche parziali dell’ordinanza" è pronto ad ingaggiare battaglia legale. L’Associazione ha infatti dato mandato ai suoi legali di esaminare il testo dell’ordinanza orari zona universitaria per valutare ricorsi individuali al Tar a tutela delle imprese associate e dell’offerta turistica della città.
"Un taglio drastico, esteso e senza alcun preavviso degli orari dei pubblici esercizi,  anche a tutti gli operatori che fino ad ora hanno sempre tenuto un comportamento conforme ai regolamenti, è una scelta profondamente sbagliata di politica turistica e della sicurezza" - continuano i commercianti, aggiungendo che "i gestori dei locali saranno gli unici a dover sopportare delle conseguenze economiche sulla loro attività imprenditoriale mentre fuori dai locali chiusi in base all’ordinanza, nelle piazze e nelle strade della zona universitaria, proseguiranno indisturbate la vendita abusiva di alcool e le attività illecite, in una cornice generale di insicurezza e degrado."

L'OPPOSIZIONE ATTACCA: 'SINDACO INCAPACE, ORDINANZA NON SERVE A NULLA'. Contestazioni anche da parte della politica. L'opposizione in consigli comunale non lesina attacchi duri. "L'incapacità di gestire la sicurezza in città da parte del Sindaco Merola, si è di fatto tramutata in coprifuoco forzato, che non tiene neanche conto del danno che creerà a tutti gli esercizi commerciali "serali/notturni" coinvolti e che metterà a rischio decine di posti di lavoro". A parlare così è Lucia Borgonzoni, Commissario Provinciale Lega Nord Bologna, per la quale "l'ordinanza  colpisce tutti senza una ratio, andando a punire principalmente chi le regole le segue, non esiste un vero piano per rendere sicura la zona universitaria e anticipare le chiusure dei locali, non è certo la soluzione, anzi, consegnerà quella parte della città ad abusivi e porterà ad un aumento di insicurezza e delinquenza".

Chi avrà il coraggio di tornare a casa al via del coprifuoco, esisteranno pattugliamenti per vigilare ciò che accade? Così si interroga la leghista, che punta il dito sulla quella che ritiene la "vera emergenza in città"' cioè "che manca una programmazione degli interventi e questi cadono sulla testa della maggioranza dei cittadini e delle categorie come fulmini a ciel sereno."

Sulla stessa lunghezza d'onda Fratelli d'Italia Bologna. "Questa la risposta di Merola ai residenti che chiedono maggiore sicurezza. Chiudere tutto! Trasformare la zona universitaria in un ghetto senza regole. Perché, purtroppo, è questo quello che succederà. Il Sindaco è allo sbando, e la maggioranza non ha la minima visione d'insieme per la città". Così  Fabrizio Nofori, Portavoce provinciale FDI, si chiede "cosa diventerà la zona universitaria senza locali aperti, con il Vespasiano in via del Guasto, concepito nel modo in cui è stato concepito, con tutti i problemi connessi alla sicurezza ed alla presenza di loschi figuri, che certamente non scompariranno per il divieto  di vendere bomboloni dopo le 23".

Per Nofori si tratta di una mossa "acchiappa-voto". "Merola - dice il portavoce provinciale FDI -è alla caccia di qualche voto da parte dei cittadini residenti che vivono da anni situazioni di disagio a causa dell'incuria della maggioranza. Peccato che lo facciano sulla pelle della città, degli imprenditori e dei lavoratori.

PETIZIONE. Una raccolta firme è partita sulla piattaforma change.org: 'Il sindaco Merola senza alcun preavviso e senza alcuna discussione ha deciso, di imperio, un atto senza precedenti - si legge nell'appello - la chiusura 7 giorni su 7 di tutte le attività economiche del centro storico universitario a partire dalle ore 22. Questo causerà una grave situazione di disagio, oltre 1000 posti di lavori a rischio e senza preavviso, una minore attrattività turistica della città, aumento della vendita abusiva di alcolici, strade buie e pericolose, niente gelati, pizze e panini dopo le 23, dopo un cinema, niente più drink in un locale, cConcorrenza sleale tra locali interni ed esterni alla zona di chiusura, spegnere la città non è la soluzione dei problemi", e conclude "Un comune incapace di gestire l'ordine pubblico sulle strade non può scaricare le sue mancanze sui cittadini e le imprese

REAZIONI ALL'ORDINANZA: LE NOSTRE INTERVISTE

VIDEO - L'intervista al presidente di Confesercenti Massimo Zucchini

VIDEO - L'intervista al direttore di Confesercenti Loreno Rossi

VIDEO - L'intervista a Giovanni Favia

VIDEO - Max, il 'Balanzone'

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