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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Via Pescherie Vecchie

Ordinanza anti-alcol, polemica dal 'quadrilatero': "Danni a noi, che abbiamo sconfitto il degrado"

I vicoli del mercato medievale del quadrilatero rientrano nell'ordinanza del sindaco, non senza qualche polemica: "Noi non siamo mini-market che svendono alcolici. Bisognerebbe fare delle distinzioni"

Il cosiddetto "quadrilatero" di Bologna e la zona degli antichi vicoli medievali è la riscoperta parte di città inanimata fino a pochi anni fa, che da quando ha ripreso vita ha fatto il giro del mondo attraverso le foto dei turisti, i reportage delle testate straniere, è diventato un punto di riferimento per il food e la spesa fatta "come una volta". Nonostante ciò, anche in questa zona (come tutto il centro storico e la Bolognina) dal 24 maggio è in vigore l'ordinanza anti-alcol e anti-vetro, che va a toccare alcuni commercianti 'particolari', quelli che hanno inventato l'aperitivo in macelleria, in pescheria. 

"Non è un ricordo così remoto quello di una via Pescherie Vecchie degradata, spenta, insicura e con tanti edifici abbandonati - spiega Alessandro Agnoletto, titolare insieme alla sua famiglia di una macelleria - Cinque o sei anni fa qui tutte le mattine facevamo i conti con escrementi e balordi. Poi, lentamente, con il recupero del Mercato di Mezzo e di tutta la zona, anche grazie a noi commercianti, la zona è migliorata tanto da essere oggi meta dei turisti". 

Alessandro è la terza generazione: la sua è un'attività di famiglia che ne ha viste tante e che per 'adeguarsi' agli stili di vita più recenti ha dato vita (come anche la pescheria che dista solo qualche metro) all'aperitivo in macelleria. Una novità molto apprezzata che sta nel servire dei bocconcini di vario tipo (a base della loro carne naturalmente) con la possibilità di accompagnarli con una bottiglia di birra: gli stranieri ne vanno matti, i bolognesi cercano di arrivare per tempo per accaparrarsi un posticino lungo la 'mensolina' che permette di appoggiarsi. 

Tutto bene fino a che ha fatto la sua comparsa l'ordinanza anti-alcol di qualche giorno fa: "Ho saputo dell'ordinanza dai vigili, che sono venuti da me due giorni dopo il via alle nuove regole. Non possiamo più avere bevande alcoliche fredde e quindi non possiamo più offrire la birra fresca in bottiglia ai nostri clienti - spiega Alessandro Agnoletto - rimettendoci un buon 40%. Ci siamo adeguati alle leggi (abbiamo messo a norma la macelleria con una spesa di 200 mila euro), paghiamo le tasse, valorizziamo la zona, paghiamo il suolo pubblico e poi ci sentiamo trattati come figliastri". Agnoletto spiega inoltre che i clienti non si aspettavano che l'ordinanza riguardasse anche loro e sono molto dispiaciuti per aver perso un'abitudine così piacevole: "Quando posso vengo qui a fare un aperitivo di qualità - spiega una frequentatrice dei locali del quadrilatero - e bevo un bicchiere mangiando prodotti di qualità. Non credo che il problema degrado si possa risolvere così, anche perchè a questo punto vado al bar, prendo un bicchiere di vino e lo bevo qui!". Ecco l'escamotage, dunque. 

"Il problema è che non ho la somministrazione e per ottenerla dovrei far costruire un bagno a norma (anche handicap), che mi costringerebbe a togliere spazio alla macelleria e vanificare tutto il lavoro (e la spesa) fatte alla ristrutturazione. Cosa impossibile. Da quando è attiva l'ordinanza mando i clienti al bar qui vicino a prendere da bere e poi tornano qui. Non sono un minimarket che 'svende' alcolici provocando disagi e credo che andrebbero fatte delle distinzioni. Adesso faccio fatica a lavorare e non vorrei arrivare al punto di dover lasciare a casa qualcuno dei miei dipendenti. Così penalizzano chi da decoro". 

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