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Cronaca Cirenaica / Via Giuseppe Massarenti

Ecco la nuova ortopedia dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola | FOTO

L’unità operativa di Ortopedia rientra al Sant’Orsola dopo più di due anni dal trasferimento a causa della pandemia negli spazi affittati presso Villa Torri. Inaugurati i primi 38 posti letto del progetto di riqualificazione delle ali A e B del padiglione 5

L’Ortopedia del Sant’Orsola torna negli spazi del Policlinico all’interno dell’ala B del padiglione 5, completamente riqualificata. Sono stati inaugurati questa mattina i primi 38 posti letto di un progetto complessivo per un totale di 150 posti letto. Conclusa la prima tappa dell’attuazione di un progetto di riqualificazione dell’ala A e B del padiglione 5: si tratta dell’adeguamento funzionale, normativo e strutturale con la finalità di realizzare aree di degenza e aree di supporto. Complessivamente per questo progetto è stato stanziato un investimento di 16,3 milioni di euro (6,5 milioni già spesi), con risorse finanziate dalla Regione Emilia-Romagna (15,5 milioni) e dall’azienda stessa. L’intervento coinvolge 5.500 m2 del padiglione comprendente zona atrio di ingresso e accoglienza.

I nuovi spazi

I lavori sono iniziati a settembre del 2021 (durata totale 16 mesi) e sono proseguiti senza sosta, nonostante la complessità dovuta alla pandemia e alle difficoltà legate al conflitto russo-ucraino sul reperimento delle materie prime.  Le attività sanitarie ospitate nelle altre zone del padiglione sono proseguite senza interruzione.

Anche alla luce delle competenze e dell’esperienza sviluppate durante le fasi più acute della pandemia, per ogni blocco di degenza è prevista una camera con filtro di ingresso con due isolamenti oltre al ricambio dell’aria con pressioni differenziate che possono essere regolate all’occorrenza.

I nuovi spazi sono pensati con soluzioni distributive e impiantistiche all’avanguardia. Le camere da uno o due posti letto hanno i servizi igienici, sono dotate di moderni sistemi di movimentazione e sollevamento dei pazienti e letti elettrificati con arredi funzionali integrati.

Da un punto di vista strutturale e della sicurezza, l’intervento ha consentito un miglioramento sismico e garantisce una maggiore efficienza energetica, grazie all’utilizzo di materiali di ultima generazione, soluzioni impiantistiche all’avanguardia e infissi ad elevate prestazioni.

Durante tutto il periodo di lavori le attività di assistenza e cura dell’unità operativa di Ortopedia sono proseguite grazie all’affitto degli spazi all’interno di Villa Torri, trasferiti in piena pandemia per garantire l’attività di degenza e l’avvio del cantiere.

Al taglio del nastro hanno partecipato Massimiliano De Paolis, Direttore Ortopedia e Traumatologia IRCCS Policlinico di Sant’Orsola, Raffaele Donini, Assessore alle Politiche per la Salute Regione Emilia-Romagna, Chiara Gibertoni, Direttore Generale IRCCS Policlinico di Sant’Orsola, Matteo Lepore, Sindaco di Bologna, Cinzia Mazzini, Coordinatrice Ortopedia e Traumatologia IRCCS Policlinico di Sant’Orsola e Giovanni Molari, Magnifico Rettore Università di Bologna.

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Il futuro del Policlinico di Sant’Orsola

La riqualificazione delle ali A e B del Policlinico di Sant’Orsola fa parte di un progetto annunciato alla fine del 2021 per cui sono stati stanziati oltre 280 milioni di investimenti complessivi comprese attrezzature. La premessa era chiara e la strada intrapresa è coerente con questo obiettivo: uscire dalla pandemia immaginando il futuro migliore per l’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola.

Guidano il progetto alcuni valori chiave: garantire sempre di più cure e terapie all’avanguardia, mettere al centro la sostenibilità e puntare sull’innovazione. Questo si declina concretamente nella realizzazione di sei padiglioni completamente nuovi, la riqualificazione di otto padiglioni esistenti, un piano per la viabilità sotterranea delle merci e il ripensamento del polo nel suo complesso come “ospedale nel parco” all’interno della città di Bologna.

Il reparto di Ortopedia riqualificato al Sant'Orsola

L’Ortopedia dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola

L’unità operativa, solo nel 2022, ha effettuato oltre 1400 interventi chirurgici in diversi ambiti, tra questi: chirurgia delle infezioni e oncologia muscolo-scheletrica, traumatologia, chirurgia protesica mini-invasiva e chirurgia di revisione protesica, avvalendosi anche di protesi “custom-made”. Queste ultime sono protesi personalizzate, pianificate e costruite “su misura” per pazienti che non potrebbero essere trattati con i metodi tradizionali.

Alcune attività del reparto prevedono un approccio multidisciplinare come chirurgia plastica e malattie infettive, oncologia, onco-ematologia pediatrica e radioterapia. La medicina moderna caratterizzata da una iper-specializzazione, per la gestione dei casi più complessi richiede la presenza di competenze distintive che la comunità del Sant’Orsola possiede unica nel panorama regionale. La collocazione del reparto all’interno di un Policlinico multi-specialistico come l’IRCCS permette di offrire anche ai pazienti ortopedici questo approccio trasversale insieme a professionisti dello IOR. In particolare, per il trattamento delle patologie neoplastiche e non neoplastiche del bacino è stata promossa una collaborazione tra Sant’Orsola e IOR nell’ambito del “Progetto PelvEx”, con l’importante contributo della compagine chirurgica dell’Università. Tale progetto prevede per interventi chirurgici di altissima complessità sulla pelvi la partecipazione contemporanea sul tavolo operatorie di chirurghi ortopedici, chirurghi generali, urologi, ginecologi, chirurghi vascolari e plastici. Numerose sono le collaborazioni nell’attività clinica e scientifica con altre unità operative dell’IRCCS e con le unità operative di Ortopedia dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, delle Università di Pisa, Firenze e Torino.

Importante è l’impegno anche in ambito di ricerca: pubblicati 40 articoli solo tra il 2021 e il 2022 su riviste indicizzate PubMed. In questo campo sono attive collaborazioni con il Royal Orthopedic Hospital (Birmingham UK), l’università di Graz (Austria) e l’università di Okayama (Giappone). L’unità operativa è, inoltre, centro promotore e coordinatore di due studi clinici nell’ambito della Società Europea di Oncologia Muscoloscheletrica (EMSOS).  

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