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Cronaca Via Altura

Rapina al bar del Bellaria: lavoratori in sciopero

Un pacchetto di 30 ore partito oggi. La barista era stata presa alle spalle e minacciata

Dopo la della rapina del 12 giugno, al bar dell’Ospedale Bellaria, le organizzazioni sindacali Fisascat-Cisl e Filcams-Cgil, hanno dato vita da oggi a uno sciopero e un presidio dei lavoratori del punto ristoro, visto che "tutte le proposte formulate dai sindacati volte a garantire una maggior sicurezza dei lavoratori che si trovano, in piena solitudine, ad aprire alle 6.00 e a chiudere alle 19.00, non sono state prese in considerazione dall’azienda (il bar è in gestione alla società Innova SpA) che ha concesso un incontro per lunedì 9 luglio, pur anticipando di non voler prenderne in esame alcuna", si legge nella nota sindacale. 

“Chiediamo – dichiarano le organizzazioni sindacali – a gran voce che vengano immediatamente attuati provvedimenti atti alla tutela delle lavoratrici ( turni accoppiati o vigilanza in orari di entrata e uscita). Noi crediamo sia ancora possibile creare un ambiente di lavoro sano accogliente e sicuro”.

Il pacchetto di 30 ore di sciopero con decorrenza 9 luglio sarà anche senza preavviso. Oggi, oltre al fermo, lavoratori in presidio dalle 7.00 alle 10.00, nel piazzale antistante la sede del bar dell’Ospedale Bellaria, in via Altura. Le organizzazioni sindacali hanno inoltre diffidato l’azienda dal procedere con l’attivazione di contratti in somministrazione per sostituire i lavoratori in sciopero, poiché tale iniziativa sarebbe in palese contrasto con le norme vigenti sul diritto allo sciopero.

La rapina

Il malvivente aveva agito solo, minacciando la barista che stava per aprire la tavola fredda, intorno alle 6 del mattino. La vittima era stata costretta da un uomo che la avrebbe dapprima colta alle spalle e poi meso una mano sul collo. 'Sono armato, apri la cassaforte'. Sui fatti indaga la squadra mobile. Bottino 20mila euro. 

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