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Cronaca

Liste truccate al Maggiore: indagano Procura, Ausl e Regione

Un presunto "sistema" messo in piedi da alcuni sanitari per arrotondare la busta paga. La Regione attiva le verifiche, Ausl: "Non risultano anomalie"

Un esposto anonimo firmato dai tecnici di radiologia dell'Ospedale Maggiore ha denunciato un presunto "sistema" messo in piedi da alcuni sanitari per arrotondare la busta paga  con più ore di straordinario serale. Liste d'attesa gonfiate, Tac rotte ed esami mai eseguiti per creare intoppi e ritardi ad arte.

La Regione, chiamata in causa, attiverà un tavolo di verifica con la direzione Ausl di Bologna. L'assessore regionale alla Salute Carlo Lusenti ha dichiarato: ''Non possiamo tollerare neppure il sospetto che si verifichino episodi di questo genere nella sanità dell'Emilia-Romagna, intendiamo individuare ulteriori modalità di controllo da parte delle Aziende, che possano evitare qualsiasi comportamento improprio e opportunistico nello svolgimento di tali attività. Per questo avvieremo nei prossimi giorni una verifica straordinaria in tutte le aziende sulle modalità di utilizzo della simil Alp (ovvero gli straordinari di medici e tecnici, ndr) nelle aziende sanitarie''.

Mentre la Procura apre un fascicolo, la Ausl sostiene che  "non risultano fermi delle apparecchiature come quelli, che secondo l'esposto presentato in procura da alcuni tecnici di radiologia dell'ospedale, servirebbero per gonfiare le liste d'attesa per lucrare sugli straordinari. Straordinari che sarebbero tutti autorizzati dalla direzione sanitaria dell'azienda Usl. Dai controlli non sono emerse anomalie'', dice l'azienda. e aggiunge "siamo a completa disposizione della Regione per tutti gli approfondimenti e le verifiche che si renderanno necessarie. L'Azienda assicura, come sempre, la piena collaborazione con la magistratura per far luce su eventuali fatti che possono mettere in discussione il rapporto di fiducia tra cittadini e Servizio sanitario regionale''.

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