Utenti "difficili" al Pronto Soccorso Maggiore: forbice nel braccio dell'inferimiere
"Situazione insostenibile" secondo Cgil: gli infermieri del Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore chiedono l'intervento di Ausl per arginare le aggressioni e le minacce subite
Ospedale Maggiore ancora sotto i riflettori. Dopo le denunce della Lega Nord, ora sono gli operatori sanitari a chiedere l'intervento della Ausl per fermare le aggressioni e le minacce subite durante il servizio di Pronto Soccorso.
Nell'ultimo mese, un medico e tre infermieri sono stati feriti da pazienti problematici, ubriachi o difficli. Il 22 febbraio, una ragazza ubriaca ha infilzato un paio di forbici nel braccio di un infermiere che cercava di calmarla e altre aggressioni sono state denunciate negli ultimi giorni. Lega Nord ieri ha presentato un’interrogazione in Regione per conoscere i provvedimenti adottati dall'assessore alla Salute Carlo Lusenti in merito allo stazionamento dei nomadi.
Il problema sicurezza all'ospedale Maggiore sarà oggetto del prossimo comitato dell'ordine pubblico. Il sindaco Virginio Merola la inserisce tra le "situazioni critiche". La convocazione del tavolo in Prefettura si affianca al lavoro di collaborazione sul versante sicurezza che Merola intende portare avanti con le altre forze politiche, attraverso un confronto in sede di conferenza di capigruppo.