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Cronaca

Riscaldamento ospedali, il sindacato: "Tecnici caldaie senza paga né ricambi"

Proclamato lo stato di agitazione in polemica con il nuovo appalto

Stipendi non pagati, carenze di organico e mancanza di materiale per la manutenzione delle caldaie. Per questo la Fiom di Bologna ha dichiarato lo stato di agitazione per Olicar Gestione, l'azienda che ad aprile scorso si è aggiudicata l'appalto per la manutenzione delle caldaie degli ospedali Maggiore, Bellaria e Rizzoli.

In verità, ricostruisce il sindacato, le criticita' si sono manifestate subito dopo l'aggiudicazione della gara, con problemi relativi alla correttezza e alla puntualità dei pagamenti, legati all'organico nonché alla mancanza di materiale per la manutenzione delle caldaie. Dopo numerosi solleciti, il 3 luglio si è svolto un incontro sindacale, in cui Olicar ha rassicurato i lavoratori dichiarando al tavolo che tali problematiche non si sarebbero più verificate.

Invece, al rientro delle ferie, la situazione non è affatto migliorata: al contrario, i lavoratori non hanno percepito la retribuzione di luglio. A ciò si deve aggiungere, il mancato pagamento di straordinari e reperibilità. "Questa situazione è inaccettabile, poiché danneggia i lavoratori, che hanno diritto a una corretta retribuzione, ma anche il servizio sanitario che deve garantire un'elevata qualità di prestazione all'utenza", protesta la Fiom. "E' necessario e doveroso che l'azienda rispetti gli impegni presi al tavolo sindacale. Per queste ragioni la Fiom ha dichiarato lo stato di agitazione riservandosi di mettere in campo tutte le iniziative che si renderanno necessarie per tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori di Olicar", conclude il sindacato. (Vor/ Dire)

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