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Martedì, 16 Aprile 2024

Maratona al Sant'Orsola, 9 trapianti in 24 ore: "L’attività ha superato quella pre-Covid"|VIDEO

Tra il 21 e il 22 settembre, 123 sanitari, quindi 11 equipe del Policlinico, sono riusciti nell’impresa, in contemporanea a due interventi cardiochirurgici in emergenza di dissezione dell’aorta

9 persone trapiantate in 24 ore, 2 di cuore, una di polmone, 2 di fegato e 4 di rene, grazie ai donatori e delle loro famiglie ha consentito di trapiantare. Tra martedì 21 e mercoledì 22 settembre, 123 sanitari, ossia 11 equipe del Policlinico Sant'Orsola, sono riusciti nell’impresa, in contemporanea a due interventi cardiochirurgici in emergenza di dissezione dell’aorta. 

A lavoro 56 chirurghi, 11 anestesisti, 11 perfusionisti, 27 infermieri e 18 OSS. Utilizzate complessivamente 74 unità di sangue (circa 20 litri) e 15 litri di plasma (frutto della generosità di oltre 80 donatori): "Per un trapianto si mobilitano: 3 Chirurghi per il prelievo; 3 Chirurghi per il trapianto (quasi sempre differenti dai medici che prelevano l’organo); 1 Medico Anestesista; 1 Perfusionista; 3 Infermieri (coordinatore di sala, ferrista, sostegno dell’anestesista); 2 OSS", fa sapere il Policlinco "in Italia sono pochi i centri in grado di mobilitare contemporaneamente un numero di equipe così considerevole, questo consente all’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola di non rinunciare mai ad una disponibilità per carenze organizzative. Nel 2021 infatti l’attività di trapianto è tornata ai livelli pre-Covid, in molti casi superandoli. Ad oggi i trapianti eseguiti sono stati 210 rispetto ai 147 dello stesso periodo del 2020" quindi "l’attività di trapianto ha superato quella pre-Covid". 

Cardiochirurgia

La Cardiochirurgia, diretta dal professore Davide Pacini, oltre ai due trapianti di Cuore, ha garantito la presenza del cardiochirurgo durante il trapianto di Polmone al fianco dei chirurghi toracici ed è intervenuta su due delicati interventi di dissezione dell’aorta. Impegnate quasi contemporaneamente 5 equipe cardiochirurgiche. 

Donazioni

Risultati possibili grazie alla capacità clinica e organizzativa del sistema sanitario, ma soprattutto "il gesto di grande generosità e solidarietà dei donatori e dei loro famigliari. Un’attitudine, quella alla donazione, per la quale gli Emiliano-romagnoli si sono sempre distinti ma che in questo ultimo periodo ha visto una ulteriore impulso: In Emilia Romagna viene fornito l’assenso alla donazione nel 79% dei casi, contro il 70% della media nazionale" si legge nella nota del Sant'Orsola. .

Come funziona la "macchina" dei trapianti

Quando il Centro Riferimento Trapianti, (che coordina a livello regionale, in costante contatto con il Centro Nazionale Trapianti, tutta l’attività di segnalazione e reperimento degli organi), segnala la disponibilità di un organo la complessa macchina dei trapianti si mette in moto. Squadre composte da 3 chirurghi si muovono per andare a verificare che l’organo segnalato abbia le caratteristiche adatte ad essere impiantato sui riceventi. I pazienti in attesa vengono allertati e da qualunque parte di Italia provengano nel giro di poche ore arrivano in sala operatoria grazie alla collaborane di Centro Nazionale Trapianti, 118, Protezione Civile, Forze Armate.Questa macchina tra il 21 e il 22 settembre si è attivata 9 volte per 4 donne e 5 maschi con età dai 26 ai 68 anni. Provenienti da tutta Italia: Sicilia, Sardegna, Puglia, Toscana e anche Emilia Romagna.

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