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Cronaca

Bologna, Direttore Ausl: "Mille negli ospedali, numero impressionante mai visto prima"

Nella notte riconvertiti letti da normale a gestione Covid: "Pazienti più giovani e che probabilmente avranno un decorso più lungo rispetto a prima". Si cercano medici con "disponibilità immediata"

Letti spostati per fare posto ad altri malati Covid, che aumentano a colpi di 60-70 al giorno negli ospedali bolognesi, fino a superare la soglia impressionante dei mille. Ma il picco è atteso tra una settimana. E' il quadro  tracciato dal direttore dell'Ausl di Bologna, Paolo Bordon, intervistato da È tv.

"Abbiamo circa 8.500 persone seguite a domicilio, ma poco meno di mille sono nei nostri ospedali, un numero impressionante mai visto prima. E quello che ci spaventa- continua Bordon- è la velocità di diffusione del contagio, che è aumentata quasi del 50% rispetto a prima. È un elemento nuovo che non si era visto nella prima e nella ùseconda ondata. Questa terza ondata è sicuramente più veloce e più pericolosa e ha avuto un impatto anche sugli ospedali più ampio rispetto alla seconda".

Al momento gli ospedali bolognesi non rischierebbero il collasso. "Abbiamo un'offerta robusta, significativa, ma ci sono fortissime riconversioni in corso. Nel corso della notte stiamo riconvertendo letti da gestione normale a gestione Covid, quindi stiamo aumentando la nostra offerta. In questo momento insieme al privato accreditato, al Sant'Orsola e il contribuito del Rizzoli abbiamo 1.150 letti attivi come disponibilità". Di posti insomma "ne abbiamo, ne stiamo aggiungendo degli altri perche' ci aspettiamo un fine settimana difficile e il picco nella seconda parte della prossima settimana. Quindi bisogna reggere, ma ricoveri che vanno dai 60 ai 70 ogni giorno nei nostri ospedali son numeri che mettono a dura prova anche un'organizzazione robusta come la nostra".

"E' vero che persone molto anziane sono meno presenti nella nostra rete rispetto ad altre ondate, adesso abbiamo una tipologia di paziente diverso, pazienti più giovani e che probabilmente avranno un decorso leggermente più lungo rispetto a prima - ma per Bordon non regge il paragone con Bergamo - può essere nella violenza d'impatto e la diffusione del virus così massiccia, che ha sorpreso anche i nostri clinici più esperti".

Si cercano medici per contact tracing e vaccinazioni

L'Ausl di Bologna intanto avvia una procedura d'urgenza per "acquisire le competenze professionali indispensabili al fine di garantire un'efficace gestione dell'attività di sorveglianza sanitaria (contact tracing) e del piano di somministrazione dei vaccini".

E' rivolta a medici iscritti all'albo professionale, anche in pensione. Ma non saranno prese in considerazione candidature di chi è attualmente dipendente o collaboratore di strutture del Servizio sanitario nazionale o di altre strutture pubbliche o private, di personale delle Case residenze anziani (Cra) o di servizi residenziali per disabili. L'avviso specifica che la forma giuridica del rapporto di lavoro che si instaurerà sarà 'autonoma', occasionale o libero-professionale o una collaborazione coordinata e continuativa.

Le candidature verranno sottoposte alla direzione sanitaria e alla direzione del Dipartimento Sanità pubblica e valutate con "un giudizio di idoneità-inidoneita'" in base al curriculum formativo e professionale.

L'Ausl aggiunge che, stante "l'urgenza di provvedere al conferimento dell'incarico, saranno prese in considerazione solo le candidature con disponibilità all'immediato inizio della prestazione lavorativa". Lo 'stipendio' è di 26 euro l'ora per il contact tracing e 38 per chi vaccina. Gli incarichi dureranno fino al 30 giugno "termine eventualmente prorogabile e comunque soggetto a risoluzione anticipata al venir meno dello stato di emergenza". (dire)

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