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Via Petroni, gli osti presentano esposto contro Merola

Punto di scontro l'ultima ordinanza che obbliga i commercianti a chiudere un'ora prima, ovvero alle 24

Sperano in una clamorosa deroga-dietrofront ("il Comune sta cercando una mediazione perche' stavolta l'ha fatta grossa"), ma gli osti di via Petroni in ogni caso sono pronti a presentare un esposto contro il sindaco Virginio Merola, dopo l'ordinanza che impone la chiusura a mezzanotte dei loro locali.

"Domani presentero' un esposto in Procura- afferma Massimiliano Bolelli, gestore del bar Balanzone- spero di non essere l'unico a farlo, per abuso di ufficio nei confronti del sindaco. Sono otto anni che subiamo, e' ora di liberare Bologna da queste ordinanze che schiacciano il commercio".

Gli osti, che hanno tenuto una conferenza stampa dopo l'udienza conoscitiva in Comune, sono sospesi tra la rabbia per l'ultimo provvedimento dell'amministrazione e la speranza di una clamorosa retromarcia.

"L'assessore Aitini in via confidenziale ci ha parlato di una deroga di un'oretta, vedremo domani", spera Bolelli. Ma se cosi' non sara' gia' da sabato per gli osti sara' "guerra". I gestori dei locali parlano delle carenze sulla sicurezza della zona, a cui sono chiamati a contribuire con personale proprio. Uno di loro, raccontano, e' stato malmenato ("20 giorni di prognosi") per aver aiutato un motorino a passare nella strada ingombra di gente.

Gli osti temono, tra un provvedimento e l'altro, di perdere i loro locali in affitto. Anche perche', a quanto pare, c'e' chi e' interessato ad acquistarli. "La fondazione Rusconi- afferma ancora Bolelli- ha comprato i muri della mia attivita'. Io sapevo che doveva servire alla riqualificazione della via, ma pensavo che lo avrebbe fatto in un altro modo, ad esempio proponendoci di cambiare tipologia di attivita'". (Dire)

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