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Cronaca Ozzano dell'Emilia

Ozzano, cade in piscina e finisce in coma. Procura apre inchiesta

Aperta un'inchiesta, al momento senza titoli di reato. Infatti si escluderebbero responsabilità da parte delle altre persone presenti. Primo a soccorrere il ragazzo che stava annegando, un amico, anche lui, come la vittima, non sapeva nuotare

Dopo la tragedia avvenuta ieri sera ad Ozzano, dove un 20enne è finito in coma dopo aver rischiato di morire annegato in piscina, la Procura di Bologna ha deciso aprire un'inchiesta. Al momento senza titoli di reato. Per ora, infatti, si escluderebbero responsabilità da parte delle altre persone presenti.

SOCCORSI. Il ventenne romano, studente universitario nel capoluogo emiliano, si è tuffato nell'acqua verso le 20.40, quando anche gli altri stavano giocando e scherzando nella piscina, dove ci sono anche delle parti in cui 'si tocca'. Il ragazzo però è finito nel punto dove è più profonda, circa 2 metri e mezzo. Non sapeva nuotare. Così come non sapeva nuotare nemmeno il primo amico che si è accorto di quello che stava succedendo e ha tentato un soccorso. Quando sono intervenuti anche gli altri amici - che forse inizialmente avevano pensato ad uno scherzo - e lo hanno recuperato, era tardi ed era privo di sensi.

Non risulta che i partecipanti, tutti sui vent'anni, abbiano abusato di alcolici, né che il giovane abbia assunto sostanze.

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