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Cronaca Ozzano dell'Emilia

Ozzano, al parco o a fare la spesa: condannato dipendente comunale

Dopo aver collocato telecamere in posizioni strategiche, iniziarono a pedinare per cinque mesi il dipendente

"Colpevole dei reati a lui contestati (truffa aggravata e falso ex art. 55-quinquies TUPI )". E' questa la decisione del Tribunale di Bologna nei confronti dell'ex dipendente del Comune di Ozzano, licenziato nel 2015,  ora condannato a un anno e quattro mesi di reclusione, pena sospesa.

Il Tribunale ha "ritenuto sussistente il vincolo della continuazione fra i diversi reati contestati", e ha ha concesso all’imputato le attenuanti generiche. L'uomo adesso dovrà risarcire il Comune di 5mila euro, oltre al pagamento delle spese di costituzione e difesa della parte civile,  circa 4mila euro, oltre accessori di legge. 

Segnalazioni al Comune

Una vicenda complessa, che per il Comune si era 'conclusa' con il licenziamento in tronco del dipendente comunale, beccato a passare il tempo su una panchina nel parco o a fare la spesa mentre doveva essere a lavoro. Tutto era partito da alcune segnalazioni all'ente pubblico, che parlavano di un impiegato spesso irreperibile nonostante il badge elettronico risultasse attivo, e l'uomo in servizio. Insospettito, il Comune aveva avviato un'indagine interna, con l'ausilio della Polizia municipale. Gli agenti, dopo aver collocato telecamere in posizioni strategiche, iniziarono a pedinare per cinque mesi il dipendente, relazionando tutti gli spostamenti. Con tutto il materiale in mano, il Comune si era poi rivolto all’Ufficio interprovinciale prevenzione e risoluzione patologie del rapporto di lavoro della Romagna, e successivamente è stato denunciato tutto alla Procura della Repubblica.

L'inchiesta giudiziaria era seguita dal pubblico ministero di Bologna Beatrice Ronchi, e oggi la notizia della condanna dell'uomo.

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