Ozzano, getta neonato nel rusco: autopsia per entrambi i gemellini

Sono volati in cielo, uno poi - dopo una lotta di quasi 48 ore tra la vita e la morte - l'altro. E' la triste storia dei due gemellini partoriti da una 21enne di Ozzano Emilia: il primo trovato morto in un bidone della spazzatura, dove la madre lo aveva gettato via, come un rifiuto, dopo averlo dato alla luce, in casa. Il secondo è deceduto invece ieri mattina, nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Sant'Orsola, dove era stato partorito venerdì dalla giovane. Nato alla 23ma settimana di gestazione, il piccolo pesava solo 490 grammi: ha tentato di resistere, ma ha perso la sua battaglia.

Ora è stato stabilita l'autopsia anche sul corpo del secondo gemello - come già disposto per il primo. Anche in questo caso bisognerà accertare se la condotta della madre abbia pregiudicato le condizioni di salute del figlioletto.
Le ipotesi accusatorie a carico della ragazza - indagata per infanticidio, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza - restano invariate. Dalle due autopsie, con ogni probabilità nel pomeriggio di mercoledì, potrebbero emergere particolari che potrebbero anche portare ad un mutamento delle accuse.

I consulenti dovranno chiarire prima di tutto se il parto sia stato o meno indotto. Poi, fondamentale, se il primo gemellino sia nato morto o vivo. Le indagini sembrano escludere che la ragazza sia stata aiutata nel parto. E' inoltre emerso in queste ultime ore che non solo i genitori sostengono di non aver mai saputo che la figlia fosse incinta, ma anche gli amici che sono stati sentiti dagli inquirenti hanno ribadito che la ragazza a loro non aveva raccontato nulla.