rotate-mobile
Cronaca

Pakistana tenta il suicidio. Tolta alla famiglia, va in comunità

La 16enne che bevve acido muriatico perchè non accettava il matrimonio combinato cui era destinata viene allontanata dai genitori. Il Tribunale dei minori apre istruttoria anche su fratello

Bevve acido muriatico cercando la morte pur di sfuggire al matrimonio combinatole dalla famiglia. Il calvario per la sedicenne pakistana continua. Una volta dimessa dall'ospedale Sant'Orsola, dove è ancora ricoverata dal giorno del tentato suicidio, la ragazzina verrà spedita in una comunità. Lì, allontanata dalla sua famiglia si troverà probabilmente meglio. E' quanto sostiene il Tribunale dei Minori che ha deciso la sua collocazione in una struttura adeguata per assisterla sotto il profilo sanitario e psicologico, dove potrà incontrare i genitori con limitazioni e alla presenza di un mediatore culturale.

IL FRATELLINO MINORE. Alla luce del dramma consumatosi, i giudici ritengono di dover accertare anche le condizioni del fratellino della 16enne. Si è infatti deciso di aprire un' istruttoria su di lui per accertarsi di eventuali situazioni di disagio che lo riguardino. La sedicenne è ricoverata nel reparto di Pediatria del policlinico e ha ricominciato faticosamente a mangiare, ma non sarà necessario l'intervento chirurgico all'esofago che i medici avevano ipotizzato in un primo momento. Per ora comunque non si prevede la data delle dimissioni. Anche la Procura ha aperto un fascicolo sulla vicenda, affidato al pm Alessandra Serra, che indaga contro ignoti per l'ipotesi di reato di istigazione al suicidio.



 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pakistana tenta il suicidio. Tolta alla famiglia, va in comunità

BolognaToday è in caricamento