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Cronaca

Pamela Malvina Noutcho Sawa cittadina italiana. Lepore: "Serve una legge sulla cittadinanza"

Esulta la Bolognina Boxe: "Una vittoria collettiva per un diritto che finalmente è riconosciuto"

Pamela Malvina Noutcho Sawa, campionessa italiana di boxe, è arrivata in Italia quando aveva otto anni. Oggi, dopo 20 anni, è finalmente diventata cittadina italiana.  

"Dal Camerun siamo venuti in Italia perché mio padre studiava a Perugia – ci aveva raccontato in una videointervista –, io invece ho scelto Bologna, me ne sono innamorata subito. Questa città è un crocevia, tutti sono stranieri ed è una città che accoglie. Non mi sono mai sentita discriminata qui. Solo nella nostra palestra non so quante etnie e nazionalità diverse ci sono. Siamo tutti migranti, l'essere umano tende a spostarsi per sua natura. A chi chiude le porte ai migranti dico di fermarsi a pensare: queste persone reggono in piedi il Paese con il proprio lavoro".

Esulta la Bolognina Boxe

"La nostra tesserata Pamela Malvina Noutcho Sawa – dichiara la Bolognina Boxe – oggi è diventata ufficialmente cittadina italiana. Un percorso, quello dell'ex campionessa italiana, durato all'incirca un anno e mezzo".

"Quella di Pamela è una vittoria collettiva dell'Asd Bolognina Boxe che fin dal primo momento si è impegnata affinché alla pugile, venisse riconosciuto un suo sacrosanto diritto, accompagnandola e guidandola in tutte le fasi burocratiche".

"Possiamo dire senza mezzi termini che Pamela è una 'privilegiata' in quanto la sua notorietà e i suoi successi sportivi l'hanno sicuramente avvantaggiata in un iter burocratico che è spesso inaccessibile e complesso per tutte le altre persone che non hanno la fortuna di salire alla ribalta per meriti sportivi".

"Come Asd Bolognina Boxe continuiamo a sostenere che la cittadinanza è un diritto per chiunque viva in Italia e non un privilegio da dover conquistare in una battaglia tra i vari sportelli immigrazione e neanche grazie ai meriti sportivi". 

Lepore: "Continueremo ad impegnarci sullo Ius Soli"

"Quando il Comune di Bologna – scrive il sindaco – ha iniziato la battaglia sullo Ius Soli mi avevano colpito molto le sue parole: la cittadinanza italiana non è una questione di merito ma un diritto. Oggi, a 30anni, quel diritto le è stato finalmente riconosciuto".

"Sono particolarmente orgoglioso e felice di aver ricevuto, come sindaco e ufficiale dello stato civile, il suo giuramento di cittadina italiana. Continueremo ad impegnarci affiché lo Stato riconosca, in tempi dignitosi e rispettosi, chi nasce o studia in Italia per quello che è: un cittadino o una cittadina italiani. Serve una legge nazionale sullla cittadinanza".

Sul ring con Pamela Noutcho Sawa, campionessa di boxe e infermiera | VIDEO

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