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Cronaca

Pandemia e nuove povertà, Caritas: "Sostegno a oltre mille famiglie, ora aiuti ai piccoli imprenditori"

Anche giovani con lavoro precario, disoccupati, madri sole e persone che vivono in affitto. Dopo il "Fondo, il “Patto San Petronio”, rivolto a imprenditori che potrebbero trovarsi nella condizione di licenziare i dipendenti

La Caritas diocesana di Bologna ha divulgato i dati relativi al “Fondo San Petronio” istituito ad aprile 2020 per far fronte alla pandemia, in occasione della presentazione del Rapporto 2021 di Caritas Italiana intitolato “Oltre
l’ostacolo” e dedicato alla povertà e all’esclusione sociale nel nostro Paese,

Le famiglie alle quali sono stati erogati aiuti attraverso il Fondo sono 1042 fra le quali nuclei composti da due a quattro persone, giovani con lavoro precario, disoccupati, madri sole e persone che vivono in affitto. 

“Patto San Petronio”

A maggio del 2021 la Caritas diocesana ha istituito un nuovo Fondo, denominato “Patto San Petronio”, rivolto a imprenditori di micro-aziende che potrebbero trovarsi nella condizione di licenziare i dipendenti, sostenendo il costo lavoro all’impresa mentre questa si impegna a non licenziare, continuando a garantire l’occupazione. Durante il periodo di
accompagnamento sono inoltre previste attività di restituzione sociale per rimettere in circolo l’aiuto ricevuto.
"E' un fondo destinato al sostegno di micro-imprese che potrebbero essere costrette a chiudere l’attività o licenziare il personale. Il Governo ha prorogato la misura del blocco dei licenziamenti e così il Patto può davvero anticipare un grave bisogno sociale - spiegano i responsabili Caritas -  L’obiettivo è duplice: aiutare le famiglie dei lavoratori in difficoltà attraverso il sostegno ai titolari delle imprese; essere segno animativo nel territorio attraverso le relazioni che si instaureranno con la firma del Patto e l’accompagnamento della Caritas". 

I destinatari

Sono titolari di aziende con massimo tre dipendenti con sedi legali e produttive nel territorio diocesano, presenza di dipendenti in cassa integrazione e/o con contratto a tempo determinato in scadenza, ma economicamente sane prima di marzo 2020. 
"Abbiamo ricevuto sei domande e ne abbiamo accolte quattro – afferma don Matteo Prosperini, direttore della Caritas diocesana – giungendo a supportare sette famiglie di dipendenti che grazie al “Patto San Petronio” hanno mantenuto il posto di lavoro. Abbiamo incontrato personalmente le micro-aziende trovando una bella accoglienza e sorpresa per l’attenzione rivolta loro dalla Caritas e, in generale, dalla Chiesa. La relazione che si è instaurata ci ha permesso di trovare un accordo per mantenere i posti di lavoro per almeno sei mesi a fronte di un contributo di almeno tre mesi a copertura del costo del lavoro. Inoltre abbiamo proposto forme di restituzione sociale e stiamo sperimentando una grande disponibilità a trovare con creatività strade per mettere in circolo il bene ricevuto. Siamo stati anche sorpresi nel vedere che queste realtà erano già solidali verso chi è più in difficoltà. Ci piacerebbe continuare per contribuire a costruire legami nella comunità".

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