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Panebianco alla Coop Ambasciatori: applausi e solidarietà al professore contestato

Oggi il professore ha partecipato alla presentazione di un libro di Giorgio La Malfa alla libreria Coop. Ambasciatori. Il Rettore: 'Porterò in Senato accademico la richiesta di provvedimenti disciplinar'

Il Professor Angelo Panebianco continua a non commentare i due blitz dei collettivi che hanno interrotto le sue lezioni alla Facoltà di Scienze Politiche. Di solidarietà ne ha ricevuta tanta e gli ha fatto "tantissimo" piacere. 

Oggi il professore ha partecipato alla presentazione di un libro di Giorgio La Malfa alla libreria Coop Ambasciatori ed è stato accolto da un lungo applauso. Ai cronisti che chiedevano la data della prossima lezione: "Eh adesso le dico quand'è ... Buonanotte". Poche parole dunque: "Ho scritto un articolo sul Corriere, partendo da questa vicenda, quindi non posso, per correttezza verso tutti voi ho rifiutato di fare qualunque commento". Intanto avanza l'ipotesi di una forma di protezione per il professore sulla quale però la Questura mantiene stretto riserbo. 

Il professore incassa l'appoggio di tutta la comunità academica e di molte figure istituzionali, infatti sono già 354 i docenti dell'Università di Bologna che hanno firmato l'appello di sostegno. Oltre i nomi dei promotori (ci sono tra loro Filippo Andreatta, Sofia Ventura, Piero Ignazi e Salvatore Vassallo) si sono aggiunte le firme dell''ex rettore Ivano Dionigi, di Dario Braga, Flavio Delbono, Roberto Balzani, Maurizio Sobrero, Elisabetta Gualmini e Stefano Caliandro. Quest''ultimo, professore di diritto del Lavoro a Scienze della Formazione oltre che capogruppo Pd in Regione, sottolinea in una nota che la libertà "è fondamento dell'idea stessa di Università e per questo, comunque la si pensi, ogni intimidazione nei confronti di Panebianco rappresenta una ferita inaccettabile"

Le lezioni del professore Angelo Panebianco "continueranno a svolgersi regolarmente", con le "necessarie misure" di sicurezza che domani saranno decise dall'Ateneo di Bologna insieme a Questura e Prefettura. Per gli autori del blitz a lezione, invece, se sarà confermato che si tratta di studenti dell''Alma Mater, "sicuramente porterò in Senato accademico la richiesta di provvedimenti disciplinari". A dirlo è il rettore Francesco Ubertini, questo pomeriggio in conferenza stampa. "Da ieri sono in contatto con il questore e il prefetto- spiega Ubertini- ci incontreremo domani per valutare insieme le misure da adottare per permettere il regolare svolgimento delle lezioni del professor Panebianco". Su quanto accaduto a lezione, aggiunge il rettore, "siamo in contatto con le Forze dell''ordine per accertare l''identità di questi presunti studenti". E se si tratta davvero di iscritti all''Alma Mater, "sicuramente porterò la richiesta di provvedimenti disciplinari. È una cosa normale, nulla di eclatante". Il rettore può comminare al massimo un''ammonizione, ma la decisione finale spetta al Senato accademico: la sanzione massima è un anno di sospensione. Sempre domattina, spiega ancora il rettore, sarà discussa all''incontro con questore e prefetto anche l''pportunità'' di un''eventuale denuncia da parte dell''Ateneo a carico degli attivisti dei collettivi per interruzione di pubblico servizio. La prossima lezione di Panebianco è in programma lunedì, "domani valuteremo anche se mantenere la stessa aula- aggiunge Ubertini- adotteremo tutte le misure necessarie a tutela dei nostri studenti e del professore".

"Una contestazione da parte degli studenti è come per un edile scivolare dal ponteggio: un infortunio che capita e che incarna anche il mestiere - ha scritto invece Piergiovanni Alleva capogruppo regionale l'Altra Emilia - Romagna "sapersi rapportare con questi eventi è la cifra della persona, lo dico da ex professore di Diritto del Lavoro che pensava, come penso, di essere di sinistra ma che ha trovato tanti che pensavano di essere più di sinistra di lui e che hanno contestato anche vivacemente. L'importante è sempre stato il non chiudersi a riccio ed essere disponibili ad un confronto di merito senza arroccarsi su posizioni di difesa un po' inamidata del profilo istituzionale. Ricordo bene che l'innesco del '68 fu la contestazione da parte degli studenti del professor Trimarchi a Torino e ci fu verso di lui un coro di solidarietà. Ma del '68 si ricordano tutti del professor Trimarchi  solo pochi specialisti". (agenzia dire)

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