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Cronaca

Jorge Mario Bergoglio nuovo Papa, Mons. Giovanni Silvagni: "Bella sorpresa"

Momento storico per tutto il mondo: è stato eletto il nuovo Papa, un argentino gesuita che prenderà il nome di Francesco. Dopo la fumata bianca, le campane della cattedrale hanno suonato a lungo

Primo papa latino americano della storia: è Jirge Mario Bergoglio, gesuita, argentino di orgini piemontesi. Arcidiocesi di Bologna in festa e le campane della Cattedrale di San Pietro hanno suonato a lungo a festa, intorno alle 19 quando la fumata bianca è uscita del comignolo. Il nuovo Pontefice è stato eletto al quinto scrutinio.

Una scelta coraggiosa quella di chiamarsi Francesco per rinnovare la scelta di povertà: "Sono andati a prendere un Papa alla fine del mondo", ha dichiarato il nuovo Pontefice che ha ricordato anche Benedetto XVI. 

Una bella sorpresa". Così monsignor Giovanni Silvagni, vicario generale dell'Arcidiocesi di Bologna guidata dal cardinale Carlo Caffarra, ha commentato l'elezione di papa Francesco. L'Arcidiocesi attenderà il ritorno dell'arcivescovo in città per organizzare una messa di ringraziamento. Ma per il momento nessuno ha ancora potuto mettersi in contatto con lui. La sorpresa è "per un nome un po' fuori dal giro. Ma il fatto - ha sottolineato il vicario - che sia stato scelto così in fretta è un segno di grande unità del collegio cardinalizio. Di una scelta meditata e condivisa".

CHI E' PAPA FRANCESCO. Già nel Conclave del 2005 era, è proprio il caso di dire, "papabile", quando invece venne eletto Joseph Ratzinger. Solo al quarto scrutinio il fronte sudamericano si ruppe. Venne ordinato cardinale nel 2001 da Giovanni Paolo II, molti compatrioti organizzarono raccolte fondi per volare a Roma e presenziare alla cerimonia, ma Bergoglio li obbligò a restare in Argentina e a donare il denaro ai poveri. Nonostante sia ritenuto un conservatore, non ha mai approvato l’eccessiva rigidità della Chiesa soprattutto in materia di sessualità. Ecco perché, riferendosi ai collaboratori di Wojtyla, disse “Vorrebbero mettere il mondo in un preservativo”. Classe 1936, a 22 anni entra nella Compagnia di Gesù e si laurea. Conduce una vita austera, si sposta con i mezzi pubblici e vive in un modesto appartamento. Ha denunciato l’autoreferenzialità della Chiesa e promosso un’opera di evangelizzazione verso le periferie.

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