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Alla scoperta del Parco Talon di Casalecchio | VIDEO

Tante visite guidate e sentieri. In programma diversi progetti tra cui uno artistico di arredo ambientale

Per chi ama camminare e immergersi nella natura, il Parco della Chiusa, Talon, rappresenta un'oasi felice. I suoi percorsi permettono infatti di accedere anche agli angoli più inesplorati di questo immenso polmone verde, area protetta, ricco di bellezze naturali e storiche.

Per conoscerlo meglio, lo abbiamo visitato insieme a due assessore del Comune di Casalecchio: Barbara Negroni (Ambiente) e Simona Pinelli (Cultura e Turismo). Quest’ultima ci ha anche anticipato l’avvio di un progetto artistico all’interno del parco: nei prossimi mesi saranno installate diverse opere in alcuni punti del Talon. L’idea è quella di sorprendere i visitatori provocando uno spaesamento alla Christo, il celebre artista recentemente scomparso, noto in Italia per la struttura galleggiante sul lago d'Iseo.

Passaggio di due dei cammini tra i più importanti dell'Emilia-Romagna, la via degli Dei e la via della Lana e della Seta, il Talon offre anche una decina di posti letto per pellegrini e turisti in una delle montagnole in collina.

Itinerari e visite

Tra i sentieri percorribili nel parco della Chiusa ci sono: il sentiero delle Montagnole-Bregoli, il sentiero Cai 112 e il sentiero classico del parco lungoreno. Il percorso Anello dei parchi è un altro itinerario interessante: lungo 12 km, collega tra loro i parchi pubblici di Casalecchio di Reno.

L'itinerario attraversa i parchi della Chiusa, di San Biagio, Faianello, Toscanini, Dante Aiighieri, passa accanto a Villa Dall'Olio e supera il Parco Rodari e, la rotonda Biagi, il Giardino dei Licenziati e quello dei Carrettieri attraversa il Ponte Giovanni Masi fino alla Casa per la Pace "La Filanda", segue il canale Reno verso Bologna, ritorna attraverso il Parco Zanardi, percorre il vialetto Baldo Sauro lungo il vecchio Galoppatoio e seguendo la via delle Vecchia Tramvia (vilaletto Collaudo) ritorna al Parco della Chiusa.

Cenni storici

Il parco è costituito da quanto rimane dei possedimenti dei marchesi Sampieri Talon, che dal Seicento costruirono ville (Villa Sampieri Talon) e parco nei terreni di loro proprietà; l'attuale struttura del parco lascia intuire l'originaria progettazione: attorno alle due ville si estendeva un ampio giardino, costruito secondo i canoni della scuola francese del Le Notre, poi un piccolo giardino all'italiana, infine un vasto parco all'inglese che apriva scorci suggestivi sul fiume e sui campi e sui vigneti circostanti.

Completavano il quadro un laghetto, statue, chioschi, e ambientazioni esotiche, secondo i gusti dell'epoca. Dietro le ville, sul ripido versante della collina, si estende il bosco, riserva di caccia e di legname. Il parco ha conosciuto momenti di grande splendore mondano, in particolare nel Settecento, e ha ospitato feste e personaggi celebri. Dal 1975 il parco è di proprietà comunale ed è stato aperto al pubblico, e anche se il tempo e la storia hanno inciso pesantemente, è ancora possibile immaginare gli antichi fasti nobiliari. 

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