Via Indipendenza: 'Burqua Day', esperimento sociale del nuovo Partito anti-islamizzazione
Il PAI prende forma anche in Emilia-Romagna, oggi ha proclamato il Burqua Day: 'E' un esperimento sociale'. E chi vuole può anche provare
PAI, sta per Partito Anti Islamizzazione, è nato qualche mese fa a Milano e in queste settimane sta prendendo forma anche in Emilia-Romagna: oggi ha proclamato il "Burqua Day" con un banchetto all'incrocio tra via Indipendenza e via dei Mille.
"E' un esperimento sociale, qui c'è una ragazza che indossa il burqua (chi vuole può provare - ndr) per far capire a che cosa può portare l'islamizzazione - quindi - per evitare che la donna venga vessata, quindi nella nostra società civile, occidentale, con radici giudaico-cristiane, riteniamo che non abbia senso andare verso certe pratiche" dice a Bologna Today Andrea De Tomasi, segretario regionale PAI - il nostro è un partito di scopo, che si presenterà alle prossime elezioni politiche nazionali, da solo o in alleanza".
"Sotto il burqua ci si sente oppressi - dice Elisa - si ha una visibilità di ridotta, incapacità di movimento e di godere del mondo a 360 gradi".
Un programma semplice di 9 punti: dal contrasto alla radicalizzazione, alla creazione di un ministero per l'immigrazione, e poi sicurezza, certezza della pena, attenzione ai prodotti di importazione, equa tassazione e contrasto allo spaccio di droga: "Non è un partito razzista, non abbiamo niente contro il musulmano che viene in Italia e rispetta le regole - continua De Tomasi - da qui al 2060 in Italia ci sarà un terzo di stranieri, vogliamo governare l'immigrazione, non subirla".
In via Indipendenza non sono mancati momenti di scontro e confronto: "State dicendo un mucchio di ....te, che ignoranza" ha detto un ragazzo al centro di un capannello, per poi finire a parlare delle radici della mafia e del Corano: "Poi leggiamo la bibbia e vediamo quante frasi sono interpretabili e in modo violento".