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Cronaca

Pass disabili: solo 3 targhe e diversificazione per contenerne l’abuso

La Consulta dell'handicap chiede l'impegno alla prossima Giunta e propone risoluzioni concrete: solo 3 targhe legate ad ogni permesso e contrassegni differenti per portatori di handicap ed accompagnatori

Dopo le polemiche che hanno coinvolto i giocatori del Bologna, arrivano le proposte concrete della Consulta per il superamento dell’handicap, volte a superare il problema dell'abuso dei permessi agli invalidi. Dalla Consulta arriva l’appello di sensibilizzazione ai futuri amministratori, cui viene richiesto un impegno preciso: ridurre il numero di targhe legate ad ogni pass disabili, diversificare i contrassegni e procedere con controlli serrati.

CONTROLLI SERRATI - La Consulta oltre a mettere sul tavolo risoluzioni forti, incita a procedere con controlli a tappeto, dando anche la propria disponibilità per l’ispezione. «Il problema dei falsi invalidi esiste — ammette la presidente Giovanna Guerriero — ma siamo noi i primi a volere che questi furbetti siano scoperti». Per farlo sono pronti a fare verifiche tra gli associati e si mettono anche «a disposizione della Procura che sta conducendo le indagini».


3 TARGHE PER OGNI PASS - 10 sono oggi le targhe che è possibile agganciare adi permesso, ma la Consulta protende per una drastica riduzione: “Siamo passati da tre a dieci - ha raccontato la Guerriero - con l’accensione di Sirio, ma tre targhe abbinabili a un pass sono più che sufficienti. Credo che neppure il presidente della repubblica Napolitano abbia 10 macchine che lo scorrazzano a destra e sinistra”.

DIVERSIFICAZIONE CONTRASSEGNI – Una seconda soluzione per abbattere il problema dell’abuso dei permessi è la differenziazione: «Il nostro problema — spiega Edgardo Modelli dell’Aniep — è distinguere tra i portatori di handicap che guidano e quelli che sono trasportati. Basterebbe inserire nel codice del contrassegno una lettera: C per conducente e T per trasportato. Chi è trasportato può fermarsi sul posto giallo, quello riservato al disabile, per farlo scendere o accompagnarlo, ma per la sosta dovrebbe usare quelli blu, in cui comunque non paga il parcheggio. Per chi ha il pass e guida, la macchina sono le proprie gambe. Tempo fa abbiamo proposto agli assessori di fare un giro in carrozzina con noi per la città e capire cosa si prova”.
 

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