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Cronaca

Passaggi in auto: quando i ruoli si invertono e i figli portano in giro i genitori

Secondo l'indagine Direct Line il 57% dei bolognesi chiede ai propri figli un passaggio; le mete più gettonate: i negozi e il posto di lavoro. E il figlio diventa il "guidatore designato" per farsi riportare a casa senza rischi dopo una serata a tasso alcolico

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

Sempre disponibili, economici e puntuali. Non si parla né di bus né di taxi, ma di mamme e papà. Tutti i genitori-autisti hanno infatti macinato chilometri e chilometri per scarrozzare i propri pargoli per portarli a scuola, ai party dagli amici e ai vari palazzetti dello sport. Ma che cosa succede quando i figli raggiungono il traguardo della tanto desiderata patente di guida? Il Centro Studi e Documentazione Direct Line - la più grande compagnia di assicurazione auto on line - ha voluto chiedere ai genitori bolognesi se e perché, dopo tanti anni di andirivieni, approfittano dei passaggi dei propri figli.

Ben il 57% dei bolognesi ammette di affidarsi allo scambio di ruoli chiedendo ai propri figli un passaggio quando non ha altre possibilità di spostamento, totale leggermente inferiore rispetto alla media nazionale, che raggiunge l'82%. A non cedere mai alla comodità è invece il 43% dei genitori bolognesi.

Le mete più gettonate dai bolognesi per i passaggi risultano essere i negozi con il 75% delle preferenze, seguiti a distanza dal posto di lavoro (25%) e dalla casa di amici (altro 25%). La situazione a livello nazionale non è molto differente, anche qui il primo posto delle mete preferite è occupato dai negozi (25%), anche se l'aeroporto e il luogo di lavoro seguono rispettivamente con il 20% e il 18%.

Che cosa spinge i genitori bolognesi ad approfittare di un passaggio dato dai propri figli? Soprattutto l'aspetto economico: il 75% lo fa infatti per risparmiare il prezzo dei mezzi pubblici. Ma c'è anche una parte interessante che dichiara di affidarsi volentieri ai propri figli utilizzandoli come "guidatori designati" nelle occasioni mondane: il 25% ammette infatti di essere spinto dalla voglia di godersi una serata oltre i limiti. I dati a livello nazionale denotano invece che i genitori italiani sono meno inclini al divertimento: solo il 10% ammette infatti di affidarsi ai figli per potersi abbandonare a serate oltre i limiti.

I ragazzi bolognesi sembrano dunque restituire il favore ai genitori senza problemi, anche perché il 100% degli intervistati afferma di meritarsi un po' di comodità gratuita dopo tanti anni di via vai obbligati. I dati nazionali si scostano dai dati relativi ai bolognesi: il 46% dei genitori italiani ammette infatti di ringraziare i propri figli dei passaggi in auto pagando per loro il rifornimento di carburante.

"Chiunque abbia figli sa che molto probabilmente dovrà accompagnarli e andare a prenderli per anni a scuola, alle feste, a casa degli amici e alle gite. Un impegno che la maggior parte dei genitori fa con amore e dedizione e che spesso determina anche la scelta di uno specifico modello di auto -- commenta Barbara Panzeri, Direttore Marketing di Direct Line. Il sondaggio ha voluto giocare sullo scambio di ruoli che avviene spesso quando i figli crescono e i genitori tornano ad avere un po' di tempo libero. È comunque interessante notare che dai dati emerge un diffuso senso di responsabilità verso sé stessi e gli altri: sono infatti numerosi i genitori che si affidano ai propri figli patentati quando il programma della serata prevede un bicchiere di troppo. Direct Line è da sempre in prima fila per la promozione di una guida sicura e siamo felici di poter riscontrare una crescente sensibilizzazione sul tema sia a livello nazionale che internazionale."

Fonte della ricerca: L'indagine ha coinvolto 1.000 individui di età compresa tra i 18 e i 64 anni su popolazioni. È stata condotta con metodologia CAWI (computer-assisted web interviewing), attraverso il panel proprietario di Duepuntozero Doxa. Le interviste sono avvenute a aprile 2014. L'indagine in UK , condotta da Opinium research ha coinvolto 1.041 individui con figli di età compresa tra i 16 e i 26 anni- Le interviste sono avvenute a maggio 2013.

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