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Cronaca

Ancora 243 passaggi a livello in superficie: la Regione corre ai ripari

Eredità di un passato dove la strada ferrata incorciava spesso quella asfaltata, ora sono pericolosi. Il piano per sostituirli tutti

Ancora qualche anno, e poi -con buona pace dei romantici- in tutta Emilia-Romagna non ci sarà più un passaggio a livello in superficie. Lo auspica la Regione, che per mezzo del titolare delle infrastrutture Andrea Corsini ha risposto a una interrogazione della 5 Stelle Silvia Piccinini.

A Bologna si parla del passaggio in zona Scandellara -via Larga-Roveri, dove transita la Bologna-Portomaggiore. Per questo lotto la Regione ha messo in preventivo 11 milioni, inseribili a bilancio entro il 2027.

"La Regione è impegnata a progettare gli interventi per il superamento dei passaggi a livello anche impiegando risorse proprie", assicura Corsini. Ad esempio, "abbiamo a bilancio risorse per eliminare, entro il 2023, alcuni passaggi a livello come quello di Panni a Modena, quello di Novellara sulla Reggio-Guastalla, quello a Sorbolo", nel parmense. Per quanto riguarda i finanziamenti 2021-2027, "abbiamo chiesto 10 milioni per superare passaggi a livello sulla tratta ferroviaria Modena-Sassuolo".

orsini ricorda poi il superamento del passaggio a livello sulla Ferrara-Codigoro e l'interramento della tratta urbana Bologna-Portomaggiore, con l'eliminazione di cinque passaggi a livello, nonché il passaggio a livello sulla Ferrara-Codigoro che interessa anche i treni che arrivano da Ravenna.

"Su tratte gestite da Rfi- informa l'assessore- ci sono attualmente 243 passaggi a livello in Emilia-Romagna, in calo rispetto al passato, e sono previsti interventi su una parte rilevante di quelli esistenti". "Si sono ottenute le risorse necessarie per il superamento dei passaggi a livello, pertanto dobbiamo impiegarle soprattutto sulle linee ferroviarie più problematiche come la Reggio-Guastalla", afferma da parte sua Piccinini.

La 5 stelle, preso atto delle parole dell'assessore, ha ribadito l'importanza di proseguire e incentivare gli interventi, chiedendo che la Regione "faccia una cabina di regia per tenere monitorata la situazione e fare passi in avanti per raggiungere l'obiettivo, tenendo presente che sulle tratte gestite da Rfi non si possono lasciare da soli i sindaci nella trattativa con ferrovie".

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